Il sottile ricatto del segretario alla corrente Base riformista e agli amministratori locali è la deriva prodotta da una politica che millanta trasparenza
- Durante la direzione del Pd, il segretario Nicola Zingaretti parla degli sms «di decine di candidati sinaci e candidati presidenti di Regione che mi sconguravano di stringere alleanze col Movimento».
- L’obiettivo è quello di attaccare i suoi oppositori interni al partito, usando l’arma dei messaggi personali. Così viene meno il limite tra il pubblico e il privato, inaugurato con la “trasparenza” ostentata con lo streaming dei Cinque stelle.
- Il metodo ricorda quello dei messaggi di Luca Palamara, in quel caso pubblicati illecitamente, che raccontavano dei meccanismi interni alla magistratura.