Il leader conferma le dimissioni, la presidente Cuppi diventa reggente in attesa di un accordo interno. E così dalla denuncia del partito della «vergogna» nascerà un topolino: un leader di pax correntizia
- «Il ripensamento non c’è e non ci sarà». Nel primo giorno da ex Nicola Zingaretti deve ancora convincere tutti del fatto che le sue dimissioni sono «irrevocabili».
- Gli chiedono di restare i suoi grandi accusatori: Bonaccini, Nardella. Ma la questione è chiusa. Ora si cerca un segretario per un anno, fino al prossimo congresso. In pole position l’ex ministra Roberta Pinotti, area Franceschini.
- Dal Pd messaggi di affetto al leader uscente, ma a fare un sit in fuori dal Nazareno sono le sardine. Chiedono al partito «di aprire le porte delle sezioni, a partire dalla sede nazionale». Li incontrerà la reggente Valentina Cuppi.