Nuovi e vecchi bonus, anche per meccanici e medici specializzandi, stop momentaneo alla stretta sulle società partecipate con i conti in rosso, aiuto economico per la Casa internazionale delle donne di Roma, proroga delle concessioni dei giochi d’azzardo, regime agevolato per gli affitti dei negozi e un pacchetto di misure per i territori del centro Italia colpiti dal sisma nel 2016. Sono alcuni dei temi contenuti negli emendamenti che i partiti di maggioranza puntano a inserire nel decreto agosto all’esame del Senato.

A metà settembre la commissione Bilancio è stata sommersa da oltre 2.600 proposte di modifica. Impossibile esaminarle in tempi brevi. Così ieri tutti i gruppi hanno sfoltito le loro richieste, segnalando alla V commissione solo gli emendamenti a cui tengono di più e scendendo a quota 867. La metà a firma Pd, M5s, Leu, Iv e Autonomie.
Il numero è destinato a ridursi ancora, tenendo conto che nei prossimi giorni verranno dichiarate le inammissibilità, e quindi saranno depennate le proposte estranee alle materie del decreto o non coperte economicamente. Nel frattempo i temi d'esame si allungano: il testo arriverà in aula a palazzo Madama il 5 ottobre, la scadenza del decreto è prevista per il 13. Il rischio concreto, dunque, è che alla Camera avvenga solo un passaggio formale senza la possibilità di introdurre ulteriori modifiche. E a questo punto i 300 milioni di euro stanziati per i ritocchi parlamentari rimangono in mano al Senato.

Movimento 5 stelle

Tra i 220 emendamenti segnalati dal Movimento 5 stelle c’è la proposta, a firma del presidente della commissione Bilancio del Senato Daniele Pesco, che istituisce un bonus sperimentale – fino a 3.500 euro – per chi installa sulla propria auto sistemi di riqualificazione elettrica (il cosiddetto kit retrofit). La misura, prevista fino a fine 2021, prevede un contributo pari al 60 per cento del costo di riqualificazione, oltre a un contributo dello stesso valore per le spese relative all'imposta di bollo per l'iscrizione al Pra. Altri tre emendamenti, praticamente identici, puntano a riconoscere un'indennità di dodici mesi ai lavoratori delle aree di crisi industriale complessa, come Taranto e Piombino. Questa verrebbe misurata in base al trattamento dell'ultima mobilità ordinaria percepita. Sulla scia dei decreti Cura Italia e Rilancio, il Movimento spinge per erogare altri bonus per i lavoratori in difficoltà. Quello da mille euro, già previsto per chi lavora nel settore turismo, da erogare anche per i liberi professionisti artigiani e commercianti. Un bonus esentasse da 1.200 euro per i lavoratori con part time ciclico e uno da 600 euro rivolto a meccanici e a proprietari delle officine che effettuano la revisione dei veicoli. Per bar e ristoranti, invece, il Movimento punta a prolungare di due mesi lo stop alla tassa sul suolo pubblico, quindi fino al 31 dicembre prossimo. E allo stesso tempo esonerare i commerciali, da marzo a dicembre 2020, dal pagamento dell'imposta sulle pubblicità e affissioni. Altri emendamenti segnalati dal M5s riguardano il welfare: un nuovo fondo per il caregiver familiare da 450 milioni di euro per tre anni e la proroga fino alla fine dell'emergenza Covid-19, firmata anche dal Pd, del congedo parentale previsto dal Cura Italia (per i genitori con figli fino a 12 anni). La stessa proposta prevede anche un ritocco della durata del beneficio: un congedo di almeno il 25 per cento dell'orario giornaliero anziché 15 giorni. E poi un emendamento per scovare i finti invalidi con verifiche a campione e incrocio di dati da parte dell'Inps.

Sempre in tema Covid, i Cinque stelle vorrebbero che le regioni garantissero ai propri cittadini la presenza di almeno un laboratorio di analisi ogni 40mila abitanti o ogni 30 chilometri. Per spingere i consumi si punta ad allungare il bonus mobili e grandi elettrodomestici anche per le spese sostenute il prossimo anno (con un tetto a 16mila euro a famiglia). Le proposte si occupano anche di agricoltura chiedendo il via libera all'utilizzo dei droni per l'irrorazione di prodotti fitosanitari nelle campagne.

Italia viva
Come succede in quasi tutti i provvedimenti economici riappare una richiesta cara a Confedilizia: la cedolare secca al 21 per cento per i contratti di affitto dei negozi, da applicare sia quest'anno che il prossimo. A proporla è stata Italia viva. Che allo stesso tempo chiede una riduzione del carico fiscale sulle bevande alcoliche, in particolare vino fermo e spumante, sidro e alcol etilico. Il partito di Matteo Renzi non è da meno sul tema degli aiuti una tantum. Con un emendamento, il cosiddetto bonus verde diventa un superbonus al 110 per cento. Stesso beneficio rafforzato per chi realizza ascensori, montacarichi e altri strumenti per eliminare le barriere architettoniche. In tema di cultura, Iv punta a creare un 2xmille per le associazioni presenti in una futura lista di cui si dovrà occupare palazzo Chigi, e sostenere la Casa internazionale delle donne di Roma, con un contributo di 900mila euro.

Pd
Segnali per le associazioni e centri anti-violenza che si dedicano alle donne arrivano anche dal Pd, che tra i suoi 116 emendamenti segnalati propone la sospensione fino a metà dicembre dei procedimenti giudiziari e amministrativi pendenti. Sempre i dem chiedono la proroga di diciotto mesi delle concessioni in scadenza per slot e Vlt, scommesse e bingo; e un rinvio fino al 31 dicembre 2022 di quelle per il gioco online. Una procedura veloce per realizzare il futuro villaggio olimpico di Milano in vista delle olimpiadi invernali del 2026, il rinvio al 2022 degli accorpamenti delle camere di commercio, bonus da mille euro per i medici specializzandi e un credito d'imposta del 65 per cento per chi ristruttura e restaura palazzi storici. Con l’esame del decreto si parlerà anche di infrastrutture. Il Pd chiede di esaminare un emendamento per creare un Fondo dedicato a ponti e viadotti con problemi strutturali. Seicento milioni di euro per tre anni.

Il gruppo Pd al Senato vorrebbe intervenire anche sulla stretta che riguarda le società partecipate, introdotta con la riforma Madia: propone, infatti, di fermare per quest'anno la chiusura delle società in rosso e che risultano senza dipendenti. In commissione Bilancio si discuterà del rinvio della cosiddetta local tax, che dovrebbe unificare tre differenti tributi locali su occupazione del suolo pubblico e affissioni: il Pd chiede di posticipare la nuova tassa al 2022. Sul tavolo anche un cospicuo pacchetto di misure per le aree d'Italia colpite dal terremoto. Intanto il governo lavora per approvare alcune proposte per destinare 500mila euro ai comuni siciliani più coinvolti dagli sbarchi dei migranti, in primis Lampedusa, e 6,5 milioni di euro per completare il progetto Mantova Hub, caro al sindaco dem Mattia Palazzi, rieletto proprio con le ultime elezioni.

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