- In quella conchiglia di vetro e acciaio che è l’emiciclo di Strasburgo c’era una volta Roberto Fiore, leader di Forza nuova, seduto come europarlamentare. Ora torna, non di persona, ma nel dibattito sull’assalto neofascista alla Cgil e l’ascesa degli estremismi di destra.
- «Questo dibattito è strumentale!», tuonano Lega e Fratelli d’Italia. «Loro non lo volevano questo dibattito», spiega Brando Benifei del Pd.
- Ancora una volta emergono le contraddizioni delle famiglie politiche sovranista e conservatrice: da una parte ambiscono a fare la destra di governo «dediabolizzata», dall’altra minimizzano l’assalto o chiedono di parlare «dell’estrema sinistra».
In quella conchiglia di vetro e acciaio che è l’emiciclo di Strasburgo c’era una volta Roberto Fiore, il leader di Forza nuova, seduto come europarlamentare. C’è stato il giorno in cui gli è stata consegnata la medaglia di tradizione, come si fa con tutti gli eurodeputati a fine mandato, e ci sono stati gli anni in cui il parlamento europeo ha continuato a versare fondi alla sua organizzazione. Ora Fiore è tornato all’Europarlamento, non di persona ma nei discorsi: a Strasburgo ha avuto luogo i



