Botta e risposta tra il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il ministro della difesa Yoav Gallant. Gallant chiede a Netanyahu di «dichiarare» che non istituirà alcun controllo sulla Striscia, mentre il primo ministro afferma di aver «ordinato la distruzione di Hamas» dopo il 7 ottobre. Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha detto che Israele deve avere un piano per il futuro di Gaza, mentre ha negato il supporto degli Usa a una occupazione israeliana nella Striscia. Il leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, ha dichiarato che Israele blocca le trattative per il cessate il fuoco e ha poi respinto qualsiasi accordo che escluda Hamas dallo scenario post bellico di Gaza. Alla Corte internazionale di Giustizia dell’Aia sono iniziate le udienze richieste dal Sud Africa per fare pressioni su Israele affinché fermi l’offensiva militare a Rafah.

L’Onu non ha più tende e cibo per i quasi 2 milioni di civili palestinesi sfollati. Il molo galleggiante al largo della Striscia è stato completato durante la notte ed è pronto a far attraccare le navi che portano gli aiuti umanitari per gli sfollati palestinesi. 

La Sonoma University in California ha annunciato il boicottaggio accademico di Israele, è la prima università americana a farlo.

Cinque soldati israeliani sono stati uccisi durante un’operazione vicino al campo profughi di Jabalia da fuoco amico. Mentre l’Idf ha fatto sapere che due ostaggi thailandesi sono stati uccisi il 7 ottobre e che i loro corpi sono detenuti da Hamas a Gaza.

Il nuovo governo dei Paesi Bassi annuncia che al momento opportuno sposterà l’ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme.

PUNTI CHIAVE

17:26

I Paesi Bassi sposteranno l'ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme

09:06

Finiti i lavori per il molo galleggiante al largo della Striscia

07:45

5 soldati israeliani morti e 7 feriti in un incidente causato dal fuoco amico

20:32

Secondo l'Idf sono morti due ostaggi thailandesi

Le forze armate israeliane hanno fatto sapere che due ostaggi thailandesi sono stati uccisi il 7 ottobre e che i loro corpi sono detenuti da Hamas a Gaza. Lo ha detto il portavoce dell'Idf Daniel Hagari, spiegando che si tratta di Sonthaya Oakkharasr e Sudthisak Rinthalak. I due lavoravano nel settore agricolo nella comunita' di confine di Be'eri. "Il 7 ottobre, i terroristi di Hamas hanno brutalmente assassinato 39 cittadini tailandesi e rapito 31 cittadini tailandesi a Gaza. Come loro, sono stati rapiti altri cittadini stranieri, provenienti anche dalla Tanzania, dal Nepal, dal Messico, dagli Stati Uniti e dalla Francia", ha affermato Hagari

18:46

Sudafrica: «Rafah è l'ultimo passo nella distruzione di Gaza e del popolo palestinese»

Il Sudafrica ha accusato lo Stato ebraico di aver intensificato il genocidio a Gaza, sollecitando la Corte dell'Aia a ordinare la fine dell'attacco israeliano a Rafah. «Il Sudafrica sperava, l'ultima volta che siamo comparsi davanti a questa corte, di fermare questo processo di genocidio per preservare la Palestina e il suo popolo», ha detto l'avvocato Vusimuzi Madonsela. «Invece, il genocidio di Israele è continuato a ritmo sostenuto e ha appena raggiunto uno stadio nuovo e orribile», ha aggiunto.

A gennaio la corte dell'Aia ha ordinato a Israele di prevenire atti di genocidio e consentire l'arrivo degli aiuti umanitari a Gaza, ma non ha ordinato un cessate il fuoco. Il paese africano è convinto che la situazione sul terreno richieda un nuovo pronunciamento dei giudici, in particolare dopo l'invasione di Rafah, considerata «l'ultimo passo nella distruzione di Gaza e del suo popolo palestinese».

18:38

La Lega araba chiede i caschi blu nei territori palestinesi occupati

La Lega araba ha chiesto la presenza dei caschi blu delle Nazioni Unite nei territori palestinesi occupati durante un summit dominato dalla guerra a Gaza. 

L'incontro è stato la prima occasione in cui il blocco di è riunito da novembre, quando si è tenuto un summit straordinario a Riad, capitale dell'Arabia Saudita, che ha visto la partecipazione di 57 membri dell'Organizzazione per la cooperazione islamica.

Al meeting i leader hanno condannato le forze israeliane per le loro azioni «barbariche» a Gaza

17:26

I Paesi Bassi sposteranno l'ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme

Nel loro programma politico, i quattro partiti della coalizione del nuovo governo neerlandese hanno scritto: «I Paesi Bassi sostengono il diritto all'esistenza e alla sicurezza dello Stato di Israele» e, «tenendo conto della soluzione del conflitto israelo-palestinese e degli interessi diplomatici, si sta studiando quando l'ambasciata potrà essere trasferita» da Tel Aviv «a Gerusalemme, al momento opportuno».

16:12

Il patriarca latino di Gerusalemme visita Gaza

Il patriarca latino di Gerusalemme, il cardinale Pierbattista Pizzaballa, è entrato a Gaza e ha visitato la parrocchia della Sacra famiglia. 

A Gaza, il cardinale ha «incontrato la popolazione sofferente, incoraggiandola, e portandogli un messaggio di speranza, solidarietà e supporto»  si legge in una dichiarazione.

Pizzaballa ha anche celebrato la messa e ha incontrato i membri della comunità locale.

La visita rappresenta l'inizio di una missione umanitaria che mira a portare «cibo e aiuto medico alla popolazione di Gaza», si legge nel comunicato.

14:48

Israele invia altre truppe a Rafah

Il ministro della Difesa Yoav Gallant ha annunciato che saranno mandati altri soldati per partecipare alle operazioni di terra a Rafah per «usurare Hamas».

«Questa operazione continuerà non appena le altre truppe entreranno nell'area. Numerosi tunnel nell'area sono stati distrutti dalle nostre forze e presto lo faranno anche con altri» ha affermato Gallant.

«Questa attività si intensificherà - Hamas non è un'organizzazione in grado di riorganizzarsi, non ha riservisti, scorte o la possibilità di curare i terroristi che colpiamo. Il risultato è che stiamo usurando Hamas» ha aggiunto il ministro.

13:22

L'Egitto rifiuta la proposta israeliana di gestire insieme il valico di Rafah

Due fonti egiziane hanno riferito all'agenzia di stampa Reuters che l'Egitto ha rifiutato una proposta israeliana che avrebbe coinvolto i due paesi nel coordinamento per la riapertura del valico di Rafah, collegamento tra la penisola del Sinai e la Striscia di Gaza.

Ufficiali della sicurezza israeliana dello Shin Bet hanno presentato il piano durante una visita al Cairo di mercoledì, in mezzo alle tensioni crescenti tra i due paesi a seguito dell'avanzata dell'esercito israeliano durante la scorsa settimana a Rafah, dove centinaia di migliaia di Palestinesi sfollati a causa della guerra si stavano rifugiando.

Il valico di Rafah è stato uno dei condotti principali per gli aiuti che entrano a Gaza e un punto di uscita per chi ha bisogno di cure mediche e deve uscire dal territorio, dove la crisi umanitaria sta diventando più profonda e la popolazione è a rischio fame.

Israele ha preso il controllo operativo del passo e ha detto che non scenderà a compromessi per impedire a Hamas di ricoprire in futuro un ruolo qui.

13:19

Più di 35 mila morti dall'inizio del conflitto a Gaza

Almeno 35.272 palestinesi sono stati uccisi e 79.205 sono stati feriti dall'inizio dell'offensiva militare israeliana a Gaza il 7 ottobre.

I dati sono riportati in un comunicato del ministero della Sanità gestito da Hamas.

13:03

I principali punti di accesso a Gaza sono ancora chiusi

È «quasi impossibile» distribuire gli aiuti a Gaza, dove più di 1,7 milioni di persone sono dislocate, ha affermato un rappresentante dell'Ufficio di coordinamento degli affari umanitari (Ocha) delle Nazioni Unite, aggiungendo che i punti di passaggio sono «chiusi, insicuri da attraversare o non accessibili logisticamente».

Il valico di Rafah, il principale punto di accesso alla Striscia sul confine con l'Egitto, ora bloccato dall'esercito israeliano, è stato completamente chiuso dall'8 maggio, escludendo solo la via di evacuazione per i feriti che hanno bisogno di trattamenti medici.

 

12:51

Attacco israeliano colpisce ambulanza a Jabalia

Israele ha intensificato le sue operazioni a Jabalia, dove si trova il campo profughi più grande della Striscia. 

Un attacco dei militari ha colpito un'ambulanza che veniva dall'ospedale al-Awda di Jabalia, ferendo almeno due paramedici, secondo quanto riporta Al Jazeera.

Mentre i combattimenti si intensificano, da sabato decine di migliaia di civili sono fuggiti. Ieri, mercoledì, un'infermiera palestinese è stata uccisa in uno scontro a fuoco nella città, aggiungendosi agli oltre 500 sanitari uccisi a Gaza durante la guerra.

10:58

Il Washington Post pubblica i video dell'assalto ai tir dei manifestanti israeliani

Manifestanti israeliani hanno bloccato i tir con gli aiuti in Cisgiordania, diretti a Gaza, gettando a terra pacchi di cibo e calpestandoli

 

09:40

Hamas: «Israele blocca i negoziati» e respinge accordi che esclude il gruppo dalla Striscia

Ismail Haniyeh, capo dell'ufficio politico di Hamas, ha incolpato Israele per lo stallo nelle trattative per il cessate il fuoco a Gaza, dicendo che i lo emendamenti alle proposte introdotte dai mediatori del Qatar e dell'Egitto hanno «portato i negoziati a un'empasse». 

Haniyeh ha poi respinto qualsiasi accordo post bellico che escluda Hamas.

09:24

Al via alla corte dell'Aia un'udienza per fermare l'attacco a Rafah

Alla corte internazionale di Giustizia delle Nazioni Unite iniziano oggi. giovedì, due giornate dedicate all'udienza su richiesta del Sud Africa per fare pressioni su Israele affinché fermi la sua operazione militare nella città di Rafah. 

Più di metà della popolazione di Gaza ha cercato rifugio a Rafah. 

È la quarta volta che il Sud Africa chiede alla Corte internazionale di Giustizia misure di emergenza da quando ha iniziato i procedimenti in cui si sostiene che le azioni militari di Israele in guerra con Hamas equivalgano a un genocidio.

Per il Sud Africa gli ordini precedenti della corte dell'Aia non sono stati sufficienti per impedire un «brutale attacco militare contro il solo rifugio rimasto alla popolazione gazawa».

09:06

Finiti i lavori per il molo galleggiante al largo della Striscia

L'esercito degli Stati Uniti ha finito di costruire il molo galleggiante al largo della striscia di Gaza. 

A breve inizieranno ad arrivare gli aiuti umanitari che servono disperatamente nella Striscia, dove da più di sette mesi si combatte il conflitto tra Israele e Hamas.

L'Associated Press riferisce che la costruzione del molo è finita durante la notte e imposta un complicato processo di consegna, più di due mesi dopo che il presidente americano Joe Biden ne ha disposto la realizzazione per aiutare la fame che la popolazione palestinese sta affrontando.

08:27

Hezbollah colpisce obiettivi israeliani nella Golani Junction

Nelle ultime 24 ore Hezbollah ha portato avanti il suo attacco più profondo nel territorio israeliano, usando due droni armati.

Uno è stato abbattuto dalla contraerea israeliana e l'altro ha colpito un obiettivo militare sensibile vicino al Golani Junction, a ovest di Tiberiade, a circa 35 chilometri dal confine con il Libano. 

Hezbollah dice che l'attacco è stato una risposta ai recenti attacchi israeliani nel sud del Libano che hanno ucciso i suoi membri.

Israele ha risposto all'attacco con altri 15 offensive durante la notte nella regione di Baalbek, nel Libano orientale. 

07:45

5 soldati israeliani morti e 7 feriti in un incidente causato dal fuoco amico

5 soldati dell'esercito israeliano sono stati uccisi dal fuoco amico a nord di Gaza, dove si stanno tenendo feroci combattimenti dopo 7 mesi dall'inizio della guerra.

I militari sono stati uccisi mercoledì alle 19 circa, ora locale, nell'area del campo profughi di Jabalia, secondo le dichiarazioni dell'Idf. Altri 7 militari sono stati feriti nell'incidente.

Si legge nel comunicato: «Cinque soldati del 202esimo battaglione paramilitare sono stati uccisi la scorsa notte in un incidente risultato del fuoco amico sparato dalle nostre forze. Si è trattato di due bombardamenti di carri armati. Dalle indagini iniziali sembra che i soldati del carro armato, della compagnia Hetz composta da ultra ortodossi, hanno visto la canna di un fucile uscire da una finestra di un edificio, così lo hanno colpito».

06:33

La Sonoma University in California annuncia il boicottaggio di Israele

La Sonoma State University, nel nord della California, ha annunciato il boicottaggio accademico di Israele. Il rettore dell'università, Mike Lee, si è dimesso dopo la decisione presa dall'amministrazione. 

L'università è la prima istituzione accademica degli Stati Uniti a prendere queste misure.

La decisione fa parte di un accordo raggiunto con gli studenti per sgomberare l'accampamento montato nel campus per protestare contro l'operazione militare israeliana nella Striscia di Gaza.

05:28

L'Onu ha finito tende e cibo per i rifugiati palestinesi

Le Nazioni Unite non hanno più tende e cibo da distribuire alle quasi 2 milioni di persone a Gaza. 

I rappresentanti delle Nazioni Unite hanno riferito al Guardian che i loro magazzini sono completamente vuoti a sud del fiume che divide il nord dal sud della Striscia e che non sarà possibile rifornirli fino a quando i punti di accesso a Gaza saranno chiusi, dopo l'offensiva israeliana lanciata nei giorni scorsi

04:31

Scontro nel governo israeliano, Gallant: «Netanyahu dichiari che non stabilirà un controllo»

Scontro interno al governo israeliano tra il ministro della difesa Yoav Gallant e il primo ministro Benjamin Netanyahu. Gallant si è espresso esplicitamente contro l'ipotesi di un controllo militare e civile al termine del conflitto durante una conferenza stampa: «Lo ripeto chiaramente: non accetterò l'istituzione di un'amministrazione militare israeliana a Gaza, Israele non deve avere il controllo civile sulla Striscia di Gaza». Poi il suo intervento si è rivolto al premier: «Chiedo al Primo Ministro Benjamin Netanyahu di dichiarare che Israele non stabilirà il controllo civile né una leadership militare nella Striscia di Gaza».

Secondo il ministro, criticato dai colleghi di estrema destra e dallo stesso Netanyahu, è necessario che i palestinesi scelgano un'autorità diversa da Hamas per guidare la Striscia. 

«La prima condizione per preparare il terreno a un'altra entità è distruggere Hamas e farlo senza cercare scuse» ha risposto il premier su Telegram, aggiungendo che dopo il 7 ottobre ha ordinato la «distruzione di Hamas»: ​«Finché Hamas rimarrà intatta, nessun altro partito potrà intervenire per gestire gli affari civili a Gaza, certamente non l'Autorità Palestinese. L'80% dei palestinesi in Giudea e Samaria sostiene il terribile massacro del 7 ottobre».

A chiedere il licenziamento di Gallant è stato il ministro della Sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvir: «Il ministro della Difesa che ha fallito il 7 ottobre e che continua a fallire oggi deve essere sostituito per raggiungere gli obiettivi della guerra».

Il ministro della Giustizia Yariv Levin ha commentato: «Il popolo israeliano non accetterà di consegnare Gaza al controllo dell'Autorità terroristica palestinese» e la sua sicurezza «sarà garantita solo dalla determinazione a vincere».

 Gallant «ha annunciato oggi il suo sostegno alla creazione di uno stato terrorista palestinese», ha attaccato Betzalel Smotrich, ministro delle Finanze di estrema destra. «Un governo alternativo a Hamas sarà preparato immediatamente», ha aggiunto.

04:24

Blinken: «Israele deve avere un piano per il futuro di Gaza»

Il segretario di Stato americano Antony Blinken, durante la sua visita a Kiev mercoledì, ha detto che Israele deve avere un piano concreto per il futuro di Gaza.

Poi ha aggiunto che gli Stati Uniti «non supportano e non supporteranno un'occupazione israeliana» della Striscia, sottolineando che «non si può avere un vuoto a Gaza, che probabilmente sarà riempito dal caos».

04:18

Netanyahu: «Inutile parlare del dopo guerra finché c'è ancora Hamas»

Come riporta Reuters, Il premier israeliano Netanyahu ha dichiarato che è inutile «parlare del dopo guerra mentre Hamas è ancora intatto». 

«C'è una sola opzione diversa dalla vittoria ed è la sconfitta. Il mio governo non lo accetterà» ha affermato il primo ministro. Netanyahu ha anche ripetuto che nel sud di Gaza non c'è una crisi umanitaria.

04:06

Netanyahu: «Israele farà ciò che è richiesto a Rafah»

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che «Israele a Rafah deve fare ciò che è richiesto».

Lo ha detto durante un' intervista con la Cnbc, poi Netanyahu ha riconosciuto di essere in disaccordo con Washington riguardo l'offensiva militare israeliana nella città più a sud della Striscia, ma ritiene che l'operazione sia necessaria.

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