Stop alla somministrazione del vaccino targato AstraZeneca. La decisione viene dalle autorità sanitarie danesi che hanno deciso di interrompere momentaneamente l’inoculazione del siero contro il Covid-19 dopo alcune segnalazioni di potenziali effetti collaterali riguardo coaguli di sangue.

Lo stop è previsto soltanto per 14 giorni ed è stato adottato solo a scopo precauzionale. «Siamo nel mezzo del più grande e importante lancio di vaccinazioni nella storia danese e abbiamo bisogno di tutti i vaccini su cui possiamo mettere le mani, quindi non è una decisione facile mettere in pausa i vaccini», ha riferito Soeren Brostroem, responsabile dell’autorità sanitaria. «Dobbiamo chiarire, prima di continuare a utilizzare il vaccino AstraZeneca», ha aggiunto. In ogni caso, al momento non c’è una prova evidente che leghi la somministazione del vaccino alle reazioni collaterali descritte, e il tema sarà al centro di ulteriori indagini.

Il direttore sanitario dello Spallanzani di Roma, Francesco Vaia ha così commentato: «Arrivano notizie non confortanti dalla Danimarca rispetto alla sospensione di un vaccino e questo non ci aiuta», perché «aumenta l’incertezza dei cittadini rispetto all’utilizzo di questo o quell’altro vaccino o di una supposta classificazione di vaccini cosiddetti di serie A e serie B».

Sulla questione si è espresso anche il dottor Roberto Burioni su Twitter:

In un secondo tweet ha scritto: «Questo è il solito comportamento, fregarsene dei pazienti che assumono i loro vaccini quando notizie preoccupanti vengono diffuse, tanto ci sono gli altri che si preoccupano lavorando gratuitamente per loro, prendendosi le responsabilità».

L’Austria sospende un lotto AstraZeneca

Già le autorità sanitarie austriache hanno sospeso l’uso di un lotto di vaccino di AstraZeneca (lotto ABV5300) dopo che una persona è morta a dieci giorni dalla somministrazione per via di una trombosi multipla. Sempre dallo stesso lotto un altro cittadino austriaco è stato ricoverato per un’embolia polmonare.

Secondo quanto riferito dall’Ema, il lotto in questione è stato consegnato a 17 Paesi dell’Ue e comprende un milione di dosi del vaccino. Ora sono iniziate delle indagini per capire se si tratti di un difetto di qualità o di un qualunque altro problema. Al 9 marzo nell’Unione europea sono stati segnalati 22 casi di tromboembolici tra i tre milioni di persone vaccinate con AstraZeneca.

Il lotto non è stato distribuito in Italia, ma già altri paesi hanno preso la stessa decisione austriaca e sono: Estonia, Lituania, Lussemburgo e Lettonia. Soltanto qualche giorno fa in Italia è arrivato il via libera per somministrare il siero anche agli over 65.

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