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L’Ue vuole l’embargo di armi in Libia ma fornisce a Erdogan gli aerei militari per violarlo

(Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. Foto LaPresse)
(Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. Foto LaPresse)

L’ultimo report Onu prende atto che l’embargo in Libia vale solo sulla carta e porta traccia degli aerei militari che dalla Turchia arrivano nel paese. Sono prodotti da un colosso europeo, della manutenzione si fanno carico paesi europei. Eppure l’Ue ha da poco rinnovato il suo supporto all’embargo

  • Ci sono le sedie non pervenute ad Ankara, con il “sofagate”, e le parole dure pronunciate a Roma, con Draghi che chiama Erdogan dittatore. Screzi di superficie, alla luce dei quali colpisce ancor di più che poi nei fatti siamo proprio noi europei a finire per aiutare Erdogan a estendere il suo dominio in Libia.
  • Senza la nostra manutenzione, i nostri pezzi di ricambio, senza la cooperazione di noi europei, i suoi voli militari in nord Africa avrebbero se non altro qualche difficoltà in più.
  • Questa è una storia di aerei militari, armi, esportazioni, e di un embargo che rimane solo sulla carta.

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