In occasione dei Vespri e del Te Deum Bergoglio si è espresso per la prima volta dopo la morte del suo predecessore: «Solo Dio conosce il valore e la forza della sua intercessione» e ha posto l’accento sulla gentilezza. Finisce così l’era dei due papi
Così è finita l’era dei due papi e papa Francesco è rimasto unico e solo. Nel pomeriggio ha rivolto il suo addio al papa emerito Benedetto XVI, morto questa mattina a quasi 10 anni dallo storico avvicendamento dopo le dimissioni nel 2013.
Bergoglio lo ha ringraziato: «Con commozione – ha detto mentre la sua voce restava ferma - ricordiamo la sua persona così nobile, così gentile. E sentiamo nel cuore tanta gratitudine: gratitudine a Dio per averlo donato alla chiesa e al mondo; gratitudine a lui, per tutto il bene che ha compiuto, e soprattutto per la sua testimonianza di fede e di preghiera, specialmente in questi ultimi anni di vita ritirata». Solo Dio, ha detto, «conosce il valore e la forza della sua intercessione, dei suoi sacrifici offerti per il bene della chiesa».
Il suo discorso era atteso dall’annuncio della dipartita di Ratzinger questa mattina, e come da agenda Bergoglio è intervenuto in occasione del Te Deum per ringraziare dell’anno trascorso.
Durante l’omelia dei Vespri si è concentrato sulla gentilezza: «E parlando della gentilezza, in questo momento, il pensiero va spontaneamente al carissimo papa emerito Benedetto XVI, che questa mattina ci ha lasciato».
Domenica 1 gennaio parlerà di nuovo del papa emerito scomparso, in occasione dell’Angelus domenicale, e la settimana prossima celebrerà il funerale, che si terrà il 5 gennaio.
La malattia
Dal primo incontro il 23 marzo 2013, i rapporti tra i due sono stati continui e il pontefice ha dimostrato la sua presenza durante tutto l’ultimo periodo di Ratzinger. Lui stesso aveva annunciato lo stato del papa emerito in occasione dell’ultima udienza generale di mercoledì scorso: «È molto ammalato», aveva detto ai fedeli. Quel giorno è andato a fargli visita presso il monastero Mater Ecclesiae, all’interno del Vaticano, dove si trovava Ratzinger e dove si è spento il 31 dicembre a 95 anni.
Il 18 dicembre, Francesco aveva parlato di lui in occasione di un’intervista: «Lo visito spesso e vengo edificato dal suo sguardo trasparente. Vive in contemplazione. Ha un buon senso dell'umorismo, è lucido, molto vivo, parla piano ma segue la conversazione. Ammiro la sua lucidità. È un grande uomo». Per Bergoglio era «un santo. Un uomo di alta vita spirituale».
Le dimissioni di Ratzinger hanno portato a un evento vaticano senza precedenti, una compresenza di due papi. In ogni caso, Bergoglio aveva specificato che non aveva intenzione di definire lo status giuridico di papa emerito: «No. Non l’ho toccato affatto, né mi è venuta l'idea di farlo. Ho la sensazione che lo spirito santo non ha interesse a che mi occupi di queste cose», concludeva.
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