Come è stato ucciso il presidente del Ciad Idriss Déby Itno? La versione ufficiale della morte in combattimento non corrisponderebbe infatti ad altre informazioni che stanno filtrando negli ultimi giorni. Secondo queste nuove fonti il presidente Déby, accompagnato dal suo aiutante di campo e da un ufficiale di collegamento francese, era arrivato a Nokou (nella regione del Kanem) sabato 17 aprile. Da lì si era trasferito nel suo quartier generale a una cinquantina di chilometri dalla linea del fronte. Durante la notte di domenica 18 aprile il presidente aveva convocato alcuni alti ufficiali per una riunione nei suoi alloggi. Verso la fine dell’incontro, da un avamposto messo a protezione del quartier generale provvisorio, sarebbe arrivato un generale, cugino dell’oppositore Yaya Dillo. Il presidente Déby lo avrebbe interpellato in modo brusco: «Ehi tu, ribelle, cosa ci fai qui?» Manifestando un certo risentimento nei confronti del generale e di altri ufficiali dello stesso clan, che si erano rifiutati di partecipare all’attacco contro l’abitazione di Dillo, in cui era stata uccisa la madre dell’oppositore.

Chi è Dillo

Ex ministro delle Miniere e dell’energia ed ex consigliere del presidente, Dillo ha rotto con la famiglia Déby quando, all’inizio della pandemia, ha denunciato il presunto conflitto di interessi della first lady Hinda Déby Itno. Secondo l’accusa la fondazione della signora Déby (Grande Cuore) stava facendo man bassa degli aiuti sanitari. Per reazione, nella notte del 27 febbraio 2020, il presidente Déby aveva ordinato alle forze speciali di arrestare Dillo. Allertato dai parenti, quest’ultimo si era trincerato nella sua abitazione chiamando in suo aiuto famigliari e sostenitori. I disordini attorno alla casa erano durati molte ore fino a quando Déby non aveva deciso di richiamare i suoi. Da quel momento Dillo ha fatto perdere le sue tracce continuando a comunicare via social e attraverso i media stranieri, accusando il presidente di corruzione. Alcuni ufficiali si erano opposti all’azione e se ne erano lamentati anche in seguito. Per tutto il periodo delle presidenziali del 2021, l’affare Dillo era stata una spina nel fianco per Déby lanciato verso la rielezione.

L’incontro fatale

L’incontro con il generale dello scorso 18 aprile sarebbe la dimostrazione di come per Déby la vicenda fosse tutt’altro che risolta, anzi. Sarebbe stata però la risposta dell’alto ufficiale a far precipitare le cose: «Dovresti almeno restituirci il corpo di nostra madre che hai brutalmente assassinato e che tieni ancora sotto sequestro ...» A quel punto, secondo i testimoni il presidente avrebbe estratto la pistola sparandogli a bruciapelo.

Alcuni secondi dopo Déby sarebbe stato colpito alle spalle da una scarica di mitra esplosa dal cugino del generale che si trovava nella stanza con gli altri ufficiali (il sottotenente Umaru Dillo Djérou). Ne sarebbe seguita una confusa sparatoria con la morte o il ferimento di diversi militari. Déby sarebbe morto sul colpo. L’ufficiale di collegamento francese che assisteva alla vicenda, avrebbe informato Parigi. Le informazioni sarebbero state rapidamente secretate in attesa di prendere una decisione. Il figlio del presidente, il generale Mahamat, impegnato a combattere al fronte, sarebbe stato richiamato nelle retrovie e informato della morte del padre solo a quel punto. Così come il capo di stato maggiore, generale Abdelkerim Daoud, che in seguito è stato incaricato di organizzare l’autogolpe che ha esautorato il presidente dell’Assemblea nazionale e posto Mahamat a capo della nazione. Ignaro di tutto, l’esercito continuava la battaglia contro il Fact (Fronte per l’alternanza e la concordia in Ciad). La notizia della morte del presidente Déby è stata comunicata solo martedì 20 aprile.

Tale versione dei fatti non è stata ancora del tutto confermata ma molti la considerano più veritiera di quella di una morte in battaglia. Per questo l’Unione africana ha annunciato la creazione di una commissione d’inchiesta.

© Riproduzione riservata