- L’anno scorso la polizia di Johannesburg ha arrestato una gang di sequestratori. Nel covo sono spuntate varie bandiere dell’Isis e alcuni manuali jihadisti.
- L’industria dei sequestri, in alcuni stati come la Nigeria e il Sud Africa, sta diventando un'impresa piuttosto redditizia. Le persone vengono rapite per poche ore o pochi giorni e rilasciate dopo il pagamento del riscatto.
- Questi sequestri lampo spesso sono il frutto di un’ibridazione tra organizzazioni jihadiste e realtà criminali locali. Si comincia a capire che i rapimenti non sono sempre opera di Boko Haram ma di banditi che agiscono in nome dell’organizzazione o sotto mentite spoglie.
Gangster-terrorismo: così lo chiamano in Africa, in particolare in Nigeria e Sud Africa dov’è diventato una triste e ripetuta realtà a causa dei rapimenti. Si tratta di una particolare evoluzione della violenza diffusa in cui si intrecciano elementi spuri di jihadismo con altri provenienti dal banditismo e dall’avidità del facile profitto. A guardar bene non c’è molta differenza con l’ibridazione tra narcotraffico e delinquenza comune in Messico o America centrale. L’industria dei sequestri



