la visita del cancelliere a xi jinping

Anche nelle sue scelte sulla Cina Scholz snobba il resto d’Europa

(Xi Jinping e il cancelliere tedesco insieme nel 2017 ad Amburgo, città della quale all'epoca Olaf Scholz era sindaco. Foto AP)
(Xi Jinping e il cancelliere tedesco insieme nel 2017 ad Amburgo, città della quale all'epoca Olaf Scholz era sindaco. Foto AP)
  • Lo ha fatto con energia e debito, ora ripete l’errore nei rapporti con la Cina: va da solo, Olaf Scholz, e senza neppure trascinarsi dietro una visione comune europea. A Pechino giovedì e venerdì, sarà il primo leader occidentale a fare visita a Xi Jinping dall’inizio del suo terzo mandato, e ha voluto pure essere l’unico: ci aveva provato, Macron, ad aggregarsi, ma Berlino ha declinato.
  • Come accompagnatori, il cancelliere ha preferito piuttosto i rappresentanti del comparto produttivo tedesco, come aveva fatto Merkel; e già questo fa intuire perché il suo viaggio stia creando malumori sia dentro che fuori dalla Germania. Nella coalizione semaforo, tanto quanto nei consessi europei, l’accusa a Scholz è di ripetere con Xi Jinping gli stessi errori fatti da Berlino con Putin.
  • Gli Usa premono per il decoupling, cioè la rottura di legami e interdipendenze tra Europa e Cina. La Germania pensa alle proprie imprese e resta in bilico. Se almeno Scholz coalizzasse il resto dell’Ue su una posizione alternativa, l’Europa potrebbe rivendicare una sua strategia. Ma non è così. Il leader socialdemocratico fatica a tenere uniti persino i suoi stessi alleati. 

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