Andrew Cuomo si è dimesso. A una settimana dalla pubblicazione del rapporto dell’ufficio della Procura generale dello stato di New York che lo accusava di molestie sessuali nei confronti di undici donne, il governatore ha deciso di lasciare. Le dimissioni avranno effetto tra 14 giorni e le sue funzioni verranno svolte dalla vicegovernatrice Kathy Hochul, la prima donna a ricoprire questa carica.

Cuomo ha sempre negato le accuse, sostenendo che c’è una differenza tra presumere comportamenti impropri e decretare il reato di molestie sessuali. «Non voglio dire che non ci siano undici donne che ho offeso profondamente. Ci sono. E per questo mi scuso moltissimo», ha detto il governatore nel video in cui ha annunciato le dimissioni. Ma ha definito le accuse ingiuste e false, sostenendo si tratti di incomprensioni generazionali e culturali. «Date le circostanze, il modo migliore in cui posso aiutare è fare un passo di lato e far sì che il governo torni a governare», ha detto.

Cuomo è un democratico e un politico molto apprezzato (era al suo terzo mandato consecutivo come governatore). Ma dopo la pubblicazione del rapporto stava perdendo consensi e in molti tra i dem gli avevano chiesto di lasciare. Persino il presidente Joe Biden e la speaker della Camera Nancy Pelosi. Prima di lui si era già dimessa anche la sua più stretta collaboratrice, Melissa DeRosa, che era accusata di aver aiutato il governatore a coprire i fatti e vendicarsi di una delle accusatrici.

Il rapporto

«Il governatore Andrew Cuomo ha perpetrato molestie sessuali nei confronti di diverse donne, violando la legge federale e la legge statale. Nello specifico, le indagini hanno fatto emergere che il governatore ha molestato sessualmente alcune dipendenti dello stato di New York, assumendo un comportamento sgradito e non consensuale, toccando le donne, rivolgendo numerosi commenti offensivi di natura sessuale e rendendo il luogo di lavoro ostile per le donne».

Queste le parole della procuratrice generale dello stato di New York, Letitia James, a conclusione dell’indagine. Le molestie non si limitano, secondo il report redatto dall’ufficio della procuratrice, alle donne del governo locale o del suo staff ma sono state estese ad altre dipendenti statali, compresa un’agente della polizia di stato che faceva parte della sua scorta. Si sospetta inoltre che Cuomo e i suoi collaboratori abbiano agito in modo vendicativo nei confronti di almeno una delle testimoni che lo avevano accusato.

«Questa indagine svela uno schema di condotta allarmante da parte del governatore dello stato di New York e di chi non ha messo in azione nessun protocollo o procedura per proteggere queste giovani donne che credono nel servizio pubblico. Io credo alle donne, io credo a queste undici donne», ha concluso la procuratrice, che ha ribadito il dovere dello stato di «tutelarle nel luogo di lavoro».

Gli elementi raccolti nei cinque mesi di indagini condotte dall’ufficio della procuratrice generale sono confluiti in un rapporto di 165 pagine, in cui si evidenzia che il governatore e le persone che lavorano con lui hanno perpetrato una cultura del lavoro tossica, dove la paura e le intimidazioni erano diffuse, permettendo così le molestie e creando un ambiente ostile. Cuomo è accusato di aver palpeggiato, baciato, abbracciato e di aver fatto commenti descritti da chi li ha ricevuti come «profondamente umilianti, fastidiosi, offensivi e inappropriati».

Si tratta di un’indagine indipendente, condotta da due avvocati esterni incaricati da James: Joon H. Kim, ex procuratore federale, e Anne L. Clark, avvocata del lavoro molto nota. L’indagine ha portato alla luce il sistema che ha permesso al governatore di commettere questi reati, ha spiegato Kim, ossia una generale tendenza a normalizzare e a ignorare i quotidiani tentativi di seduzione e corteggiamento, i contatti fisici e i commenti indesiderati. «Il governatore ha interagito regolarmente con le donne con modalità che si focalizzavano sul loro genere, a volte alludendo alla sfera sessuale in maniera esplicita, umiliando e offendendo profondamente le sue collaboratrici», ha spiegato Kim. Gli investigatori hanno sentito 179 testimoni e raccolto più di 74mila documenti a fondamento dell’accusa.

Le testimonianze

Alcune testimoni sono rimaste anonime ma nel rapporto viene specificato il ruolo che ricoprivano. Un’assistente esecutiva ha riferito agli inquirenti che il 16 novembre 2020 il governatore Cuomo l’ha abbracciata e, infilando la mano sotto la maglietta, le ha afferrato il reggiseno. In più occasioni nel 2019 e nel 2020, poi, l’assistente ha denunciato che Cuomo l’ha stretta a sé, toccandole il sedere.

Il governatore è stato poi accusato da un’agente di polizia che ha raccontato alla procura il momento in cui il governatore, mentre si trovavano in ascensore, avrebbe toccato la schiena della donna dal collo percorrendo la colonna vertebrale e dicendole «hey tu!». Il 23 settembre 2019, mentre l’agente di polizia gli stava tenendo la porta aperta, Cuomo le avrebbe toccato la pancia. Alcune donne che hanno denunciato il comportamento del governatore non fanno parte dello staff né lavorano per l’amministrazione statale. Queste dichiarazioni non costituiscono il reato di molestie sul lavoro ma rientrano nel più ampio schema di condotta offensiva e non gradita.

Negli anni, si legge nel rapporto, il governatore ha baciato e abbracciato non consensualmente collaboratrici che facevano parte dello staff. Come l’«assistente esecutiva n. 1», che ha raccontato di un bacio sulle labbra. Molte donne poi hanno riferito di aver ricevuto baci sulle guance o sulla fronte e di essere state abbracciate, facendole sentire a disagio. Le denunce riportano, inoltre, palpeggiamenti e l’abitudine frequente di toccare le braccia, le gambe, la schiena delle collaboratrici e baciare le loro mani, sfruttare l’occasione di una foto per stringere la vita. Sono molte le testimoni che hanno riferito di conversazioni con il governatore in cui tentava di sedurre o di portare il discorso su un piano sessuale. «Ho subito molestie sessuali durante tutta la mia carriera, ma non mi è mai capitato che tutto il luogo di lavoro fosse organizzato per favorire il predatore», ha raccontato Lindsey Boylan, ex funzionaria dell’amministrazione nel campo dello sviluppo economico.

Le conclusioni

I contatti fisici denunciati dalle undici donne, secondo gli inquirenti, configurano il reato di molestia sessuale. La legge prevede infatti che «il contatto diretto con una parte intima del corpo costituisce una delle forme più gravi di molestia sessuale». Anche i numerosi commenti, esplicitamente di natura sessuale, costituiscono illegittime molestie sessuali, considerando che le persone che hanno subito queste condotte le hanno descritte come «molto sgradevoli», «profondamente umilianti», «che mettevano a disagio» e «che mettevano i brividi». Definire Cuomo come antiquato o un uomo molto affettuoso non può costituire una difesa all’accusa di molestie sessuali, si legge nel rapporto.

La difesa

Andrew Cuomo ha risposto alle accuse con un video e un documento di 85 pagine. Nel video ha negato tutte le incriminazioni e ha dichiarato che «i fatti sono molto diversi» da come sono stati raccontati: «Non ho mai toccato nessuno in modo inappropriato né cercato di sedurre in modo inopportuno», ha detto, «semplicemente non sono questo tipo di persona e non lo sono mai stata». Non ha accettato interviste da giornalisti ma ha pubblicato sul suo sito web il documento redatto dal suo avvocato in cui ha allegato decine di fotografie a dimostrazione del suo essere un uomo affettuoso. Nelle foto, il governatore bacia e abbraccia vari esponenti politici, come l’ex presidente Barack Obama, la portavoce dei democratici al Congresso Nancy Pelosi, i suoi familiari.

In un’altra sezione sono poi state raccolte immagini in cui presidenti e altri esponenti politici, tra cui Joe Biden, Obama, George W. Bush, Hillary Clinton, Nancy Pelosi, abbracciano e baciano altre persone. Il governatore ha dunque giustificato i suoi comportamenti dicendo che non avevano alcun obiettivo di sedurre e di non aver mai agito in modo inadeguato. I baci e gli abbracci, ha raccontato, fanno parte delle sue modalità di relazione. Ma alla fine non è bastato per evitargli le dimissioni.

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