L’assedio di Mariupol

Armi chimiche, la linea rossa americana tra Siria e Ucraina

A man walks past a storage place for burned armed vehicles and cars, in the outskirts of Kyiv, Ukraine, Monday, April 11, 2022. (AP Photo/Evgeniy Maloletka)
A man walks past a storage place for burned armed vehicles and cars, in the outskirts of Kyiv, Ukraine, Monday, April 11, 2022. (AP Photo/Evgeniy Maloletka)
  • Nella notte di lunedì 10 aprile sono circolate sui social network le notizie di un presunto attacco chimico contro la città di Mariupol.
  • Il presunto attacco sarebbe stato lanciato dai russi tramite un Uav, ovvero un aereo che vola senza equipaggio. È difficile fare verifiche, sul posto mancano anche i giornalisti a causa dell’assedio russo che va avanti da 47 giorni e che secondo il sindaco Vadym Boychenko avrebbe causato oltre ventimila morti.
  • Gli americani sono cauti dopo che lo scorso 25 marzo il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, al termine dell’incontro con gli alleati Nato ha detto ai giornalisti che in caso di un possibile attacco con armi chimiche da parte di Mosca ci sarà una risposta commisurata.  «La natura della risposta dipenderebbe dalla natura dell’uso», ha detto in maniera confusa Biden. 

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