L’attivista russa Lyubov Sobol, vicina ad Aleksej Navalny, è stata arrestata. Lo ha annunciato l’oppositore politico su Twitter. Ha raccontato che la polizia ha fatto un’incursione nella sua casa, alle 7 della mattina di Natale. Secondo gli attivisti, l’arresto è legato alle indagini indipendenti sull’avvelenamento di Navalny. Sobol aveva cercato di bussare alla porta di un presunto agente segreto, ed era stata fermata anche in quell’occasione dalla polizia. Era stata detenuta per più di sei ore. 

La casa raggiunta da Sobol era quella dell’uomo che ha ammesso il suo ruolo nell’operazione Navalny, ingannato in una telefonata dall’attivista. L’agente aveva detto che i suoi colleghi avevano messo il Novichok nelle cuciture interne dei boxer di Navalny, di fatto ammettendo inconsapevolmente il ruolo degli agenti segreti russi nell’avvelenamento.

Chi è Lyubov Sobol

Non è la prima volta che Lyubov Sobol, 33 anni, viene arrestata. Più volte gli agenti di sicurezza, in passato, le hanno impedito di prendere parte a manifestazioni di protesta contro Putin. Avvocato, nata a Lobnya, 30 chilometri a nord di Mosca, è diventata fra gli attivisti più in vista dell’opposizione al presidente russo. È una dirigente del partito di Navalny. Ha cercato di candidarsi alla Duma, nel distretto della capitale, ma la sua candidatura non è stata accettata. Ha già annunciato l’intenzione di candidarsi un’altra volta, il prossimo anno.

Non si hanno notizie su dove sia ora Sobol. Sempre secondo quanto scrive Navalny su Twitter, molti dei suoi effetti personali sono stati portati via. Computer, cellulari, ma anche le scarpe. Putin ha sempre negato il coinvolgimento degli agenti segreti nell’avvelenamento di Navalny, dopo il suo malore lo scorso agosto, su un aereo che lo portava a Omsk. Le elezioni parlamentari in Russia sono previste per settembre del 2021.

(AP Photo/Dmitri Lovetsky)

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