Il presidente Zelensky ha chiesto le dimissioni dei due ministri. Le forze di Mosca stanno avanzando nella parte occidentale di Kupyansk, nella regione di Kharkiv. Difficoltà anche a Pokrovsk
Terremoto politico dentro al governo di Kiev. Dopo un’inchiesta per corruzione che ha coinvolto diversi esponenti e funzionari, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto le dimissioni di alcuni ministri. Il primo a fare un passo indietro è stato il ministro dell’Energia e successivamente quello della Giustizia.
«Credo che il ministro della Giustizia e il ministro dell'Energia non possano rimanere al loro posto. È soprattutto una questione di fiducia. Se ci sono accuse, bisogna rispondere. La decisione di rimuoverli dall'incarico è immediata, la più rapida. Ho chiesto alla premier di far presentare le dimissioni a questi ministri», aveva scritto su Telegram. «È estremamente difficile per tutti in Ucraina in questo momento. Stiamo attraversando blackout, raid russi, perdite. È assolutamente anomalo che ci siano ancora intrighi nel settore energetico. Firmerò un decreto sull'applicazione di sanzioni contro due persone che compaiono nel caso».
Nel frattempo, le forze russe stanno avanzando nella parte occidentale di Kupyansk, nella regione di Kharkiv. Secondo quanto riferito dal comandante del 121esimo Reggimento Fucilieri Motorizzati, l'unità d'assalto «continua la sua missione per liberare la parte occidentale di Kupyansk» e in particolare nel triangolo costituito dalle vie Pervaya Zapadnzya, Zodchikh e Verbitsky. Secondo fonti russe le truppe ucraine sono ora «trincerate in una foresta alla periferia meridionale di Kupyansk e in un bosco tra le vie Senkovskaya e Prioskolnaya». Ieri il Ministero della Difesa russo aveva annunciato di aver preso il controllo della parte orientale di Kupyansk. Intanto il premier Zelensky ammette le difficoltà: «Raid sempre più intensi».
PUNTI CHIAVE
16:53
Anche il ministro della Giustizia rassegna le dimissioni
14:09
Zelensky: Russia ha perso 37 miliardi
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Forze russe sono entrate a Pokrovsk con mezzi e mortai
Anche il ministro della Giustizia rassegna le dimissioni
La premier ucraina Yulia Svyrydenko ha annunciato che oltre alla ministra dell'Energia Svitlana Grynchuk, anche il ministro della Giustizia German Galushchenko ha rassegnato le dimissioni a seguito dello scandalo di corruzione nel settore energetico. "Presentata una mozione alla Verkhovna Rada per la destituzione del ministro della Giustizia German Galushchenko e del ministro dell'Energia Svitlana Grynchuk. I ministri hanno presentato le loro richieste (di dimissioni) secondo le modalità previste dalla legge", ha riferito Svyrydenko su X.
Zelensky chiede dimissioni di due ministri
"Credo che il ministro della Giustizia e il ministro dell'Energia non possano rimanere al loro posto. È soprattutto una questione di fiducia. Se ci sono accuse, bisogna rispondere. La decisione di rimuoverli dall'incarico è immediata, la più rapida. Ho chiesto alla premier di far presentare le dimissioni a questi ministri". Così Zelensky su Telegram. "È estremamente difficile per tutti in Ucraina in questo momento. Stiamo attraversando blackout, raid russi, perdite. È assolutamente anomalo che ci siano ancora intrighi nel settore energetico. Firmerò un decreto sull'applicazione di sanzioni contro due persone che compaiono nel caso"
Zelensky: Russia ha perso 37 miliardi
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha tenuto oggi una riunione con il capo del Servizio d'Intelligence Estero, Oleh Ivashchenko, dal quale è emerso che "entro la fine dell'anno la Russia avrà perso almeno 37 miliardi di dollari di introiti di bilancio provenienti da petrolio e gas". "I risultati delle nostre azioni congiunte con i partner per esercitare pressione sulla Russia sono significativi. Per la prima volta dall'inizio della guerra, quest'anno è stato registrato un calo sensibile nella produzione e nella raffinazione di petrolio in Russia", ha annunciato Zelensky. "Le entrate del bilancio russo derivanti dal petrolio e dal gas sono in diminuzione e, entro la fine dell'anno, la Russia avrà perso almeno 37 miliardi di dollari di introiti di bilancio provenienti da petrolio e gas", ha precisato il leader ucraino.
Berlino stanzierà 40 milioni per le infrastrutture energetiche ucraine
La Germania stanzierà 40 milioni di euro in vista dell'inverno per la ricostruzione delle infrastrutture energetiche ucraine danneggiate dagli attacchi russi. Lo ha dichiarato il ministro tedesco degli Esteri, Johann Wadephul. ''Stiamo contribuendo a garantire che le case rimangano calde e illuminate e che la Russia, con i suoi attacchi terroristici mirati alle forniture civili di gas e riscaldamento, non riesca a spezzare il morale dei difensori della loro patria. I fondi saranno utilizzati per misure umanitarie, tra cui la riparazione degli impianti di riscaldamento e delle case danneggiate, nonche' la fornitura di generatori e beni di prima necessità come coperte e prodotti per l'igiene'', ha affermato Wadephul
Cremlino, preso atto di scandalo corruzione a Kiev
Il Cremlino ha "preso atto" dello scandalo di corruzione in Ucraina. Lo ha dichiarato il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov. Lo riporta Ria Novosti. "Certamente, lo abbiamo fatto", ha aggiunto rispondendo a chi gli chiedeva se Mosca avesse prestato attenzione all'accaduto
Droni colpiscono il centro di Kharkiv, almeno un ferito
Una persona è rimasta ferita e uno stabilimento produttivo e alcune abitazioni private sono state danneggiate a seguito di un attacco russo con tre droni Shahed sul centro di Kharkiv in mattinata. Lo ha reso noto su Telegram il sindaco della città Igor Terekhov spiegando che i soccorritori si trovano sul posto.
Forze russe sono entrate a Pokrovsk con mezzi e mortai
Le forze russe sono penetrate nella citta' di Pokrovsk, nella regione sud orientale di Donetsk, con motociclette, pick-up e mortai, approfittando delle condizioni meteorologiche favorevoli e della scarsa visibilita' causata dalla nebbia. Lo riferisce il quotidiano "Ukrainska Pravda", citando fonti del ministero della Difesa ucraino e video diffusi sui social network da unita' di droni ucraine. Secondo le fonti, le truppe russe sarebbero presenti nella zona almeno dal 6 novembre. Un video geolocalizzato mostra una colonna di militari russi entrare nella periferia meridionale di Pokrovsk, nei pressi del villaggio di Novopavlivka e dell'uscita per Selidove. L'autenticita' del filmato e' stata confermata da piu' fonti. Le truppe russe avrebbero gia' superato i binari ferroviari che tagliano in due la citta' e sarebbero attive nell'area dell'ospedale e delle dacie a nord. Secondo i militari ucraini, l'impiego di mortai rende difficile l'operativita' dei droni e la situazione risulterebbe quindi compromessa: 'Il nemico si sta consolidando. Non basta mandare una dozzina di militari di fanteria, c'e' un mare di nemici', ha dichiarato una fonte. Nonostante alcuni tentativi di contrasto da parte delle Forze speciali ucraine, le condizioni di scarsa visibilita' hanno reso difficile respingere le colonne russe. L'avanzata proseguirebbe anche verso i vicini centri di Rivne e Myrnograd
Ministro dell'Energia sospeso per un'indagine sulla corruzione
Il Consiglio dei ministri ucraino ha sospeso German Galushchenko dall'incarico di ministro della Giustizia. L'ha annunciato il Primo ministro Yulia Svyrydenko su Telegram. "Stamattina abbiamo tenuto una riunione straordinaria del governo. Abbiamo deciso di sospendere German Galushchenko dall'incarico di ministro della Giustizia", ha scritto, aggiungendo che il Consiglio ha assegnato l'incarico alla vice ministra per l'Integrazione Europea, Liudmyla Suhak. German Galushchenko, che in precedenza aveva ricoperto l'incarico di ministro dell'Energia, è rimasto coinvolto nella maxi indagine anticorruzione sul settore energetico in Ucraina, ed è stato uno dei perquisiti assieme all'imprenditore Tymur Mindich, stretto alleato di Zelensky.
Ucraina, sospeso il ministro della Giustizia
Il governo ucraino ha sospeso il ministro della Giustizia ed ex ministro dell'Energia, Herman Galushchenko, dalle sue funzioni. La decisione e' stata presa in una sessione d'urgenza di questa mattina presto dopo che Galushchenko è stato implicato in un presunto sistema di tangenti che ha coinvolto la compagnia nazionale per l'energia atomica e portato alla luce dall'agenzia anticorruzione ucraina.
La Romania mira al controllo della filiale russa Lukoil
La Romania mira ad assumere il controllo della filiale locale della russa Lukoil per proteggere il proprio sistema energetico nazionale e conformarsi alle sanzioni statunitensi, ha dichiarato il ministro dell'Energia rumeno Bogdan Ivan citato dai media locali.
Lukoil gestisce 320 stazioni di servizio in Romania e gestisce la raffineria Petrotel che rifornisce circa un quarto del mercato nazionale dei carburanti, e detiene diritti di esplorazione in un tratto del Mar Nero. L'azienda è stata recentemente colpita dalle sanzioni Usa legate alla guerra in Ucraina, che entreranno in vigore il 21 novembre.
Ivan ha affermato che la Romania non chiederà una proroga della scadenza delle sanzioni, ma che anzi ne sosterrà "la piena applicazione a livello dell'intera Ue". Il Ministero dell'Energia rumeno sta elaborando una legislazione per mantenere la stabilità dell'approvvigionamento di carburante nel rispetto delle sanzioni, ha spiegato Ivan.
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