La Russia ha attaccato questa mattina presto Kiev con dei missili nel bel mezzo della visita dell'Alto rappresentante dell'Unione europea per gli Affari esteri, Josep Borrell, che è dovuto scendere con il resto della delegazione al piano sotterraneo che funge da rifugio nell'hotel di Kiev in cui alloggia.

L'allarme che ha costretto il politico spagnolo a scendere nel rifugio prima di iniziare il suo programma di incontri di oggi – che prevede incontri con il presidente Volodymyr Zelensky e altri leader ucraini - è stato dichiarato intorno alle 6.00 ora locale.

«Missili su Kiev e sull'est (dell'Ucraina)» ha riferito per primo su Telegram il capo dell'amministrazione militare della capitale Ucraina. Poco dopo, lo stesso canale ufficiale ha aggiunto che «diversi missili» erano puntati su Kiev.

Un'ora dopo il suono delle sirene che avvertivano di possibili attacchi in città, nel centro di Kiev si è sentita una potente esplosione, che potrebbe essere stata causata dall'impatto con un missile russo di un altro proiettile lanciato dalle difese aeree ucraine.

Lo stesso capo dell'amministrazione militare di Kiev ha confermato al momento dell'esplosione che le difese aeree erano state attivate e ha invitato i residenti della capitale a non lasciare i loro rifugi fino a quando l'allerta non sarà terminata.

Gli attacchi hanno distrutto diversi edifici della capitale, causando morti e feriti. «A Kiev sono rimaste ferite più di 10 persone. Al momento sappiamo di circa due morti. Potrebbero esserci più persone sotto le macerie» ha scritto Volodymyr Zelenskiy su Telegram.

Una parte della città è rimasta senza corrente elettrica. Il sindaco di Kiev Vitaly Klitschko riferito che nella capitale due linee dell'alta tensione sono state danneggiate dai detriti dei razzi abbattuti dalla contraerea: «Una parte degli utenti è attualmente senza elettricità» ha detto. L'esercito del Cremlino ha attaccato con missili Tu-95MS e Tu-22M3, missili balistici e droni.

In Polonia

Durante le ondate di attacchi russi, un missile è volato in direzione della Polonia. A 20 chilometri dal confine polacco, il missile ha virato di 180 gradi, dirigendosi verso la regione di Leopoli, in Ucraina occidentale. Secondo quanto riportato da Rbc Ucraina, la Repubblica polacca ha attivato il protocollo di difesa aerea, schierando in volo tre caccia F-16 per intercettare il missile.

In una nota il Comando Operativo polacco ha reso pubblico che sono state attivate tutte le procedure necessarie per garantire la sicurezza del suo spazio aereo.

Gli attacchi nella notte

L’attacco che ha lasciato Kiev senza elettricità ha seguito di poche ore un attacco notturno effettuato con droni di fabbricazione iraniana. Nella notte infatti le Forze armate russe hanno attaccato il territorio dell'Ucraina con droni kamikaze di tipo Shahed: la maggior parte dei droni nemici, 12 su 15, sono stati abbattuti dalle forze e dai sistemi di difesa aerea delle Forze armate ucraine.

Ma anche altre zone del paese sono state prese di mira. Un'altra esplosione è avvenuta per esempio nella città di Kharkov, nell'Ucraina orientale; esplosioni sono state udite anche nella regione di Khmelnitsky e nella regione di Ivano-Frankovsk, nell'ovest del paese. Ci sono state esplosioni nella città di Drogobych, nella regione occidentale di Lvov, in Ucraina, ha letto l'amministrazione regionale e ha scritto su Telegram Maxim Kozitsky.

Gli edifici e le automobili di una società di servizi pubblici hanno subito danni nella regione di Dnepropetrovsk, ha detto il capo regionale Sergey Lysak. Un incendio è scoppiato in una struttura infrastrutturale nella regione di Nikolaev, ha detto il capo dell'amministrazione militare regionale Vitaly Kim.

Borrell a Kiev

Durante l’incontro con il primo ministro ucraino Denys Shmyhal a Kiev, l'Alto rappresentante Ue per gli Affari esteri Josep Borrell ha dichiarato che entro la fine dell’anno l’Ue donerà oltre un milione di munizioni all’Ucraina.

«Dall'inizio del conflitto, il sostegno militare a Kiev dell'Ue, sia attraverso lo Strumento europeo per la pace, che attraverso donazioni dirette da Stati membri, ammonta a 28 miliardi di euro. Ora stiamo discutendo un nuovo incremento, per quest'anno, per continuare ad aumentare il sostegno, e in particolare per continuare a sostenervi nella fornitura di munizioni».

Borrell ha precisato che sarà possibile raggiungere oltre il milione di munizioni donate grazie all’aumento del 40 per cento della capacità di produzione che le industrie della difesa europee hanno registrato negli ultimi mesi.

Oms e Unicef sugli attacchi 

«Siamo profondamente preoccupati per il recente drastico aumento degli attacchi che colpiscono civili e obiettivi civili in tutta l'Ucraina, in particolare nelle strutture sanitarie e scolastiche», hanno dichiarato il rappresentante dell'Oms in Ucraina, Jarno Habicht, e la rappresentante Unicef in Ucraina, Munir Mammadzade.

Secondo i dati forniti dall’Oms, sono 1552 gli attacchi che hanno colpito i servizi sanitari dall’inizio del conflitto, causando almeno 112 vittime, tra cui diversi operatori sanitari. «Questi attacchi hanno messo in pericolo la vita dei bambini, degli operatori sanitari e dei civili. Hanno interrotto l'accesso ai servizi sanitari essenziali e all'istruzione per migliaia di persone, spesso in aree pesantemente colpite dalla guerra con una popolazione già vulnerabile, che comprende anziani, bambini e persone con disabilità», hanno denunciato i due rappresentanti.

Le organizzazioni hanno poi sottolineato come gli attacchi diretti alle strutture civili interrompano l’accesso all’assistenza sanitaria e all’istruzione e possano quindi costituire una violazione del diritto internazionale umanitario.

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