Un attacco degli Houthi nel Mar Rosso ha preso di mira dei cacciatorpedinieri degli Stati Uniti. Uno sciame di droni, almeno 37, ha preso di mira la flotta statunitense che ha risposto all’assato con l’abbattimento di 15 droni delle milizie yemenite filo-iraniane.

Il Centcom, il comando centrale Usa, ha parlato di azioni «intraprese per proteggere la libertà di navigazione e rendere le acque internazionali più sicure e protette». L’obiettivo, secondo Washington, era quello di colpire non solo la Marina degli Stati Uniti ma anche le navi mercantili.

La rivendicazione degli Houthi

Gli Houthi hanno rivendicato l’operazione militare al canale tv Al-Masirah, attraverso il portavoce militare del gruppo, Yahya Sarea. Nella dichiarazione è stato riferito dell’attacco a «un certo numero di cacciatorpedinieri». 

«Le operazioni hanno raggiunto con successo i loro obiettivi, grazie a Dio», hanno detto il portavoce, garantendo che le azioni «continueranno in risposta all'oppressione del popolo palestinese e all'aggressione americano-britannica contro il nostro Paese».

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