Il tentato golpe della squadra paramilitare Wagner continua ad avere ripercussioni sull’apparato militare russo. L’agenzia governativa Ria Novosti ha confermato la rimozione del generale Sergei Surovikin dal suo ruolo di capo dell’Aereonautica per il presunto appoggio al capo di Wagner, Evgenij Prigožin. L’ultima apparizione pubblica di Surovikin era avvenuta proprio il 24 giugno, giorno della “marcia della giustizia” – così Prigožin aveva definito il suo putsch – da quel momento in poi più nulla.

Tra i blogger militari russi giravano voci di un possibile arresto ai domiciliari dal giorno seguente all’ammutinamento – avvalorate da fonti interne al ministero della Difesa russo – ma queste erano state smentite dalla figlia secondo cui il padre stava «svolgendo regolarmente le sue funzioni» e dalle parole di Andrei Kartapolov, capo della commissione difesa della camera bassa del Parlamento russo, il quale aveva dichiarato che il generale si stava «riposando» in risposta alle domande di un giornalista.

Nel comunicato pubblicato ieri dall’agenzia la rimozione è giustificata con il trasferimento a un’altra funzione, sebbene imprecisata. A prenderne il posto il vice Viktor Afzalov.

Chi è Surovikin?

Il 56enne Generale Armageddon – così chiamato per le sue tattiche spietate adoperate in Cecenia e in Siria – era stato alla guida della campagna ucraina da ottobre 2022 fino a gennaio 2023 e si era distinto per la grande competenza con cui aveva riorganizzato il fronte russo, impedendogli di essere accerchiato dall’esercito ucraino.

Non solo, Surovikin è uno dei “falchi” sostenitori della guerra totale contro Kiev e in questo è affine a Prigožin che infatti lo ha spesso elogiato pubblicamente, tanto che dopo essere stato sostituito alla guida dell’operazione speciale dal generale Valerij Gerasimov, Surovikin aveva fatto da mediatore nelle dispute tra il suo superiore e il capo della Wagner.

Secondo alcuni funzionari dell’intelligence americana Surovikin era sicuramente a conoscenza dei piani di Prigožin, restava un mistero solo se lo avesse materialmente aiutato o meno. Non solo la Cnn riportava che il generale e altri trenta ufficiali fossero membri segreti della Wagner.

Tuttavia, sono notizie da prendere con cautela perché è nell’interesse dei funzionari americani indebolire la figura del più spietato e competente generale russo.

Associated Press/LaPresse

Il 24 giugno

Il giorno del golpe però due avvenimenti infittiscono il mistero dei rapporti tra Surovikin e Prigožin. Il primo, i ribelli occupano installazioni dell’aereonautica durante l’avanzata – le uniche vittime accertate sono state proprio gli aviatori di Surovikin – e ciò sembra un segno di sfiducia di Prigožin nei confronti del generale.

Il secondo, Surovikin pubblica un video in cui denuncia la brigata Wagner ed esorta i soldati dell’esercito regolare a non unirsi. Per settimane gli analisti si sono chiesti se il video fosse stato volontario o pubblicato su pressione dell’Fsb che aveva scoperto il piano. Dal trattamento riservato al generale sembrerebbe prendere piede la seconda ipotesi.

Sul campo di battaglia

Mentre Putin cerca di rinvigorire il suo potere facendo piazza pulita dei potenziali nemici, continuano gli scontri sul campo di battaglia. Dopo sei giorni in cui la capitale è sotto attacco, tre droni ucraini sono stati abbattuti nella regione di Mosca. Due sono stati neutralizzati senza problemi mentre il terzo ha perso il controllo e ha colpito un edificio in costruzione nella capitale. 

APN

Ieri un nuovo bombardamento ha colpito il territorio russo, stavolta una struttura sanitaria a Belgorod, causando tre morti. La strategia di effettuare attacchi spot in territorio nemico, però, non raccoglie consenso oltreoceano. Un portavoce del ministero degli Esteri degli Stati Uniti ha dichiarato che pur continuando a «fornire sostegno militare a Kiev, Washington non incoraggia né agevola gli attacchi sul territorio russo». Le forze ucraine sono poi riuscite a distruggere il sofisticato si stema di difesa aerea russo S-400 Triumph nella Crimea occupata. Nel frattempo anche Mosca continua ad attaccare Kiev. Nella notte tra martedì e mercoledì sono stati colpiti dei silos di grano nelle regioni di Odessa e del Danubio per stroncare le esportazioni ucraine. Ieri a Kherson sei persone sono rimaste ferite dopo che le forze russe hanno sganciato bombe su un asilo e su un edificio residenziale. Inoltre è stata duramente colpita l’Ucraina orientale. Tre persone sono state uccise e due ferite in un bombardamento russo su due villaggi vicino a Lyman, mentre un istituto scolastico a Romny, nella regione di Sumy, è stato completamente distrutto causando la morte di quattro persone e ferendone altre quattro.

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