Joe Biden sfrutta l’occasione del discorso sullo Stato dell’Unione per lanciare un monito a Benjamin Netanyahu e annunciare la costruzione di un molo sulle sponde di Gaza. Intanto, la presidente di Commissione europea Ursula Von der Leyen vola a Cipro per le ultime ispezioni prima dell’apertura del corridoio umanitario tra l’isola del mediterraneo e Gaza, che permetterà la consegna di ulteriori aiuti via mare. L’esercito israeliano si giustifica per la strage di fine febbraio durante l’assalto al tir degli aiuti umanitari. 

PUNTI CHIAVE

13:43

Iniziativa Amalthea, partecipa anche l'Italia

12:42

Israele accoglie il progetto Usa, gli aiuti andranno ispezionati

10:05

Türk: gli insediamenti israeliani costituiscono un «crimine di guerra»

18:16

Mar Rosso, la marina britannica registra due esplosioni

L'agenzia britannica per la sicurezza marittina Ukmto ha segnalato due esplosioni avvenute vicino una nave a 50 miglia nautiche a sud est di Aden, nello Yemen. "La nave e l'equipaggio vengono segnalati come sani e salvi", ha riferito l'agenzia. "Le autorità stanno indagando. Si consiglia alle navi di transitare con cautela e di segnalare qualsiasi attività sospetta all'Ukmto", conclude il messaggio sul sito web dell'agenzia. 

17:47

Le famiglie degli ostaggi bloccano l'autostrada per Tel Aviv

Decine di familiari di persone tenute in ostaggio da Hamas e attivisti di supporto hanno bloccato il traffico sull'autostrada Route 1 tra Tel Aviv e Gerusalemme, chiedendo il rilascio immediato dei loro cari, dopo 154 giorni di prigionia. I manifestanti si sono messi all’interno di finte gabbie, a dimostrazione della difficile situazione che stanno affrontando i loro parenti. Altri hanno invece dato fuoco ai pneumatici, impedendo alle auto di proseguire lungo la strada.

16:13

Il Consiglio di sicurezza Onu si riunirà in una sessione d'emergenza

Si terrà lunedì la sessione d'emergenza del Consiglio di sicurezza Onu richiesta da Stati Uniti, Francia e Regno Unito, per discutere il rapporto pubblicato dalle Nazioni Unite sulle violenze sessuali perpetuate dai miliziani di Hamas durante l'attacco del 7 ottobre.

Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz, ha dichiarato che parteciperà alla sessione insieme ai parenti degli ostaggi ancora detenuti da Hamas e sfrutterà l'occasione per chiedere all'Onu di dichiarare Hamas un'organizzazione terroristica e chiedere l'immediata liberazione degli ostaggi.

15:49

Cameron chiede a Israele di aprire il porto di Ashdod

Il ministro degli Esteri britannico David Cameron ha affermato che ci vorrà tempo per realizzare il piano a guida Usa di un molo temporaneo a Gaza per l'ingresso degli aiuti umanitari. Pertanto, ha rinnovato la sua richiesta a Israele di aprire nel frattempo il porto di Ashod, così da iniziare a consegnare gli aiuti via mare. 

"Ci vorrà tempo per costruire ... quindi la cosa cruciale è che oggi gli israeliani devono confermare che apriranno il porto di Ashdod”, ha detto Cameron alle emittenti britanniche.

 

15:32

Si indaga su accuse di tortura verso prigionieri palestinesi in Israele

La dottoressa Alice Jill Edwards, relatrice speciale delle Nazioni Unite, esperta in materia di tortura, ha detto al margine del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite di star indagando sulle accuse di tortura e maltrattamenti su prigionieri palestinesi detenuti nei territori della Cisgiordania occupata e in Israele. "Sto esaminando questo aspetto mentre parliamo e sto portando avanti un'indagine conoscitiva", ha affermato, specificando anche di essere in trattativa con Israele per visitare il paese il prima possibile.

L’ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani afferma di aver ricevuto numerose segnalazioni di detenzioni di massa, maltrattamenti e sparizioni forzate di palestinesi nel nord di Gaza e di aver registrato l’arresto di migliaia di persone in Cisgiordania.

Edwards ha concluso l'audizione con un appello a entrambi le parti in guerra: "Chiedo … ad Hamas, allo Stato di Palestina e a Israele di mettere da parte i loro strumenti di tortura, di concentrarsi davvero sulla pace e sulla prospettiva di vivere fianco a fianco come vicini in futuro”.

14:25

Incidente durante il lancio degli aiuti, morte cinque persone

I media israeliani riferiscono che oggi, durante il lancio di aiuti umanitari da parte dell'esercito americano, con il coordinamento di Giordania, Egitto e Francia, almeno cinque persone sono morte. A quanto si apprende, un paracadute difettoso non si sarebbe aperto, facendo cadere ad alta velocità il pacco su una piccola folla di persone a Gaza City.

 

13:43

Iniziativa Amalthea, partecipa anche l'Italia

"La situazione umanitaria a Gaza è disastrosa, con famiglie palestinesi innocenti e bambini alla disperata ricerca di beni di prima necessità. Ecco perché oggi la Commissione Europea, la Germania, la Grecia, l’Italia, i Paesi Bassi, la Repubblica di Cipro, gli Emirati Arabi Uniti, il Regno Unito e gli Stati Uniti annunciano la nostra intenzione di aprire un corridoio marittimo per fornire le quantità aggiuntive tanto necessarie di assistenza umanitaria via mare". È quanto si legge in una dichiarazione congiunta rilasciata dalla Commissione europea, Repubblica di Cipro, Emirati Arabi Uniti, Stati Uniti e Regno Unito. 

L'iniziativa, denominata Iniziativa Amalthea, prevede la spedizione sicura di aiuti umanitari a partire dal porto di Cipro. "Insieme, le nostre nazioni intendono basarsi su questo modello per fornire significativi aiuti aggiuntivi via mare, lavorando in coordinamento con Sigrid Kaag, coordinatrice umanitaria e per la ricostruzione senior delle Nazioni Unite per Gaza, che ha il compito di facilitare, coordinare, monitorare e verificare il flusso di aiuti in Gaza ai sensi della risoluzione 2720 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite". Nella dichiarazione viene specificato che Cipro si impegnerà ad accelerare la consegna degli aiuti attraverso il corridoio, integrando rotte terrestri e aeree, anche dall’Egitto e dalla Giordania. Gli Stati Uniti invece sono impegnati in una missione di emergenza per stabilire un molo temporaneo nelle acque a largo di Gaza, in coordinamento con i partner umanitari e altri paesi, per consentire la consegna di quantità significative di assistenza via mare.

“Continueremo a lavorare con Israele per espandere le consegne via terra, insistendo affinché esso faciliti più rotte e apra ulteriori valichi per portare più aiuti a più persone. Affermiamo che la protezione delle vite civili è un elemento chiave del diritto internazionale umanitario che deve essere rispettato. E insieme, dobbiamo fare tutti di più per garantire che gli aiuti arrivino alle persone che ne hanno disperatamente bisogno”, conclude la dichiarazione.

12:42

Israele accoglie il progetto Usa, gli aiuti andranno ispezionati

Il ministero degli Esteri accoglie con favore il lancio del corridoio marittimo per trasferire gli aiuti umanitari da Cipro alla Striscia di Gaza. "L'iniziativa cipriota - si legge in una dichiarazione - consentirà di accrescere gli aiuti umanitari per la striscia di Gaza, dopo che essi siano stati sottoposti ad ispezioni di sicurezza secondo gli standard israeliani".

"Israele continuerà a facilitare il trasferimento di aiuti umanitari agli abitanti di Gaza, in conformità con le leggi di guerra e in coordinamento con gli Stati Uniti e i nostri alleati nel mondo", conclude la dichiarazione.

12:01

Raid israeliani nel sud del Libano, feriti diversi civili

Sono ripresi gli attacchi israeliani nel sud del Libano. Alcuni raid aerei hanno colpito i territori libanesi vicini al confine israeliano, lasciando feriti diversi civili. Nella mattinata è stata colpita la cittadina di Barashit, nell'entroterra a est di Tiro, mentre nel corso della notte si sono verificati alcuni attacchi nella zona di Hula, di Mansuri e di Majdal Zoun.

11:21

Il Regno Unito si unisce al progetto Usa per la costruzione di un corridoio umanitario marittimo a Gaza

Il ministro degli Esteri britannico David Cameron ha affermato che il Regno Unito collaborerà con gli Stati Uniti per realizzare un corridoio umanitario che permetta l'ingresso di ulteriori aiuti umanitari via mare a Gaza. 

“Accanto agli Stati Uniti, il Regno Unito e i suoi partner hanno annunciato che apriremo un corridoio marittimo per fornire aiuti direttamente a Gaza”, ha detto scritto il ministro in un post su X. “Continuiamo a sollecitare Israele a consentire l’ingresso di più camion a Gaza come il modo più veloce per portare aiuti a coloro che ne hanno bisogno”, ha aggiunto.

11:14

Onu: «L'offensiva a Rafah non può essere consentita»

“Se Israele dovesse lanciare la sua minacciata offensiva militare su Rafah, dove 1,5 milioni di persone sono state sfollate in condizioni deplorevoli e subumane, qualsiasi attacco di terra a Rafah comporterebbe enormi perdite di vite umane e aumenterebbe il rischio di ulteriori crimini atroci”, ha detto oggi a Ginevra Jeremy Laurence, portavoce dell'ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite, ribadendo che un'operazione militare di questo tipo non può essere consentita dall'Onu. “Non dobbiamo permettere che ciò accada”, ha affermato.

 

10:05

Türk: gli insediamenti israeliani costituiscono un «crimine di guerra»

L'alto Commissario Onu per i diritti umani, Volker Türk, ha dichiarato che la continua espansione degli insediamenti equivale al trasferimento da parte di Israele della propria popolazione civile nei territori occupati, il che costituisce “un crimine di guerra” secondo il diritto internazionale.

“La violenza dei coloni e le violazioni legate agli insediamenti hanno raggiunto nuovi livelli scioccanti e rischiano di eliminare ogni possibilità pratica di creare uno Stato palestinese vitale”, ha affermato Türk, presentando un rapporto realizzato dalle Nazioni Unite, che documenta oltre 24mila nuove unità abitative israeliane nella Cisgiordania occupata in un periodo che va dal novembre 2022 alla fine di ottobre 2023. Si tratta del numero più alto mai registrato dall’inizio del monitoraggio, nel 2017. Nel rapporto si evidenzia inoltre un aumento dell'intensità e regolarità delle violenze dei coloni israeliani sui civili palestinesi, in particolare dopo l'attacco del 7 ottobre e l'inizio del conflitto. 

09:29

Von der Leyen a Cipro per gestire l'invio degli aiuti umanitari a Gaza

Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, è arrivata a Cipro nella serata di ieri per ispezionare le strutture del porto di Larnaca, da dove dovrebbero partire le navi cariche di aiuti umanitari per Gaza. Lo scorso novembre infatti, il presidente cipriota Nikos Christodoulides, aveva dato il suo consenso all'utilizzo del porto per facilitare la consegna degli aiuti a Gaza, che dista circa 370 chilometri.

La presidente ha dichiarato che già entro questo fine settimana potrebbe essere attivato il corridoio di aiuti tra Cipro e Gaza. Secondo l'Associated Press, una nave appartenente alla Ong spagnola Open Arms sarebbe  già ormeggiata a Larnaca, in attesa del permesso di consegnare gli aiuti alimentari. 

Gli sforzi per istituire una rotta marittima per la consegna degli aiuti, che includono anche il progetto statunitense di un molo al largo di Gaza, giungono in un contesto di crescente allarme per la diffusione della fame tra i 2,3 milioni di abitanti di Gaza.

 

08:45

Israele, durante l'assalto al tir a Gaza si sparò solo a «sospetti»

L'esercito israeliano (Idf) ha dichiarato che, in seguito all'indagine sull'assalto ai camion di aiuti a Gaza alla fine di febbraio che ha causato la morte di 104 palestinesi, le truppe «non hanno sparato contro il convoglio umanitario, ma hanno sparato contro un certo numero di sospetti che si sono avvicinati alle forze israeliane rappresentando una minaccia per loro».

08:40

Biden: «Israele deve fare la sua parte, gli aiuti umanitari non sono merce di scambio»

«Israele deve fare la sua parte, deve permettere più aiuti umanitari a Gaza e garantire che gli operatori umanitari non finiscano sotto tiro. Alla leadership israeliana dico: l'assistenza umanitaria non può essere una considerazione secondaria o una merce di scambio, proteggere e salvare gli innocenti deve essere un priorità». E' questo il monito rivolto ad Israele da Joe Biden durante il discorso sullo Stato dell'Unione in cui ha parlato della "straziante" situazione a Gaza. «Israele ha un compito difficile perché Hamas si nasconde ed opera tra la popolazione civile, però al contempo ha la responsabilità fondamentale di proteggere i civili innocenti a Gaza - ha detto - questa guerra ha provocato più vittime civili di tutte le altre guerre a Gaza, sono morti oltre 30mila palestinesi.

La maggioranza non sono di Hamas, migliaia sono donne e bambini innocenti». Poi la situazione umanitaria: «Quasi due milioni di palestinesi sfollati, case distrutte, quartieri e città in macerie, famiglie senza cibo, senza acqua, senza medicine», ha detto Biden che nel suo discorso ha annunciato, come aveva già anticipato la sua amministrazione, di aver ordinato l'avvio di una missione militare Usa per avviare la costruzione di un porto temporaneo a Gaza per permettere l'arrivo di navi con aiuti umanitari.

08:05

Per gli Usa Hamas si rifiuta di liberare ostaggi malati, anziani e donne

Alti funzionari dell'amministrazione Biden hanno accusato Hamas di ostacolare un accordo di cessate il fuoco di sei settimane con Israele rifiutandosi di rilasciare gli ostaggi malati, anziani e donne che tiene prigionieri a Gaza. Lo riferisce il Times of Israel.

«Oggi potrebbe esserci un cessate il fuoco di 6 settimane se Hamas accettasse di rilasciare una ostaggi vulnerabili, tra cui donne, anziani, malati e feriti» ha detto un funzionario vicino al dossier chiedendo l'anonimato. «La liberazione di malati, anziani e donne: questo è l'ostacolo che si frappone in questo momento» ha aggiunto un altro funzionario.

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