- Fare un bilancio equanime del primo anno della presidenza di Joe Biden significa innanzitutto sciogliere un doppio equivoco su premesse e promesse di questa amministrazione democratica
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Dopo l’aberrante anomalia di Donald Trump, sembrava che tutto ciò di cui l’America avesse bisogno fosse un restauratore della normalità. Lo “sleepy Joe” che ha condotto la sua ferma e rassicurante campagna elettorale promettendo di raddrizzare le storture generate dal presidente in carica era la perfetta rappresentazione di questa esigenza
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Ma se a un anno di distanza solo il 42 per cento degli americani approva l’operato di Biden e il 53 per cento lo disapprova, significa che la stella del “purché non sia Trump” indicava una direzione sbagliata
Fare un bilancio equanime del primo anno della presidenza di Joe Biden significa innanzitutto sciogliere un doppio equivoco su premesse e promesse di questa amministrazione democratica. L’equivoco delle premesse riguarda le condizioni in cui erano gli Stati Uniti quando l’ex vicepresidente ha deciso di candidarsi alla Casa Bianca. Dopo l’aberrante anomalia di Donald Trump, che con la sua indescrivibile mistura di reality show, etnonazionalismo, complotti, tweet ed esibito disprezzo delle is



