In una riunione congiunta la camera dei deputati e il senato boliviano hanno approvato un report che chiede alla giustizia di processare l’ex presidente, Jeanine Áñez e altri undici ministri del suo governo per genocidio e altri crimini. Il rapporto è stato stilato da una commissione parlamentare guidata dal Movimento per il socialismo (Mas) che è tornato al governo del paese dopo le elezioni del 18 ottobre. I fatti presi in esame dal report si riferiscono ai «massacri» di Senkata, Sacaba and Yapacani.

Il background

I massacri di Senkata, Sacaba e Yapacani sono avvenuti nel novembre 2019 quando, dopo la presa del potere da parte di Áñez, ci furono diverse manifestazioni contro il nuovo governo nel paese. In particolare, nelle tre città, furono uccisi almeno 22 manifestanti durante le proteste organizzate dai gruppi indigeni del paese. La tensione nel paese era salita dopo le elezioni dell’ottobre 2019 che avevano visto la vittoria dell’allora presidente e leader del Mas , Evo Morales, che era stato accusato di brogli da parte dell’opposizione. Nel mese successivo, Morales era stato costretto ad abbandonare la Bolivia su «invito» dei militari. L’ex presidente era inoltre stato colpito da un mandato di arresto per terrorismo e sedizione, poi ritirato il 28 ottobre.

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