La lezione mancata della storia

La guerra in Bosnia non ci ha insegnato nulla: aggrediti e aggressori non sono uguali

Il massacro di Srebrenica è stato un genocidio di oltre 8mila musulmani bosniaci avvenuto nel luglio 1995 (Foto AGF)
Il massacro di Srebrenica è stato un genocidio di oltre 8mila musulmani bosniaci avvenuto nel luglio 1995 (Foto AGF)
  • Trent’anni sono un periodo sufficiente perché un paese faccia i conti con la storia e con le proprie colpe. La guerra di Bosnia fu una guerra d’aggressione, organizzata e diretta da Serbia e Croazia con l’obiettivo di spartirsi la repubblica aggredita.
  • Se l’Italia e l’Europa avessero preso atto di questa verità sarebbero stati in obbligo di schierarsi con le vittime contro gli aggressori. Ma accadeva che le vittime, i bosniaci, fossero per gran parte musulmani; mentre gli aggressori erano tutti cristiani.
  • Insinuare l’equivalenza delle colpe permette una narrazione finto neutralista in cui le guerre sono tutte uguali, un unico mostruoso mostro mitologico, astratto, impersonale, precipitato del male che si annida in ogni società.

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