La campagna vaccinale europea prosegue. «Anche se dovessimo rinunciare a 70 milioni di vaccini AstraZeneca saremmo comunque capaci di raggiungere l’obiettivo». A parlare a una serie di quotidiani internazionali è il Commissario all’industria dell’Unione europea a capo della task forse sui vaccini, Thierry Breton, in un’intervista pubblicata su Repubblica.

«Con questi 380 milioni di fiale – tra cui 55 milioni monodose Johnson&Johnson – avremo vaccini a sufficienza per immunizzare il 70 per cento degli adulti in Europa già entro la metà di luglio» assicura. Tuttavia: «poi tocca ai governi organizzare tempestive campagne vaccinali».

L’obiettivo è raggiungere le 600 milioni di dosi che sarebbero necessarie a far immunizzare il cento per cento della popolazione adulta europea entro al fine dell’estate.

La vicenda Sputnik V

La Germania ha già fatto sapere che una volta ottenuto il via libera dwll’Ema sul vaccino russo Sputnik V, prodotto dal Gamaleya Institute, firmerà degli accordi bilaterali per il suo approvvigionamento. Una scelta che ha fatto discutere all’interno di alcuni stati membri. «Per fare la differenza un vaccino dovrebbe arrivare entro 3-4 mesi e se questo non avviene siamo comunque in grado di farcela. Sputnik potrebbe ottenere il via libera dell’Ema tra 3-4 mesi, ma poi ci vorranno dai 6 ai 12 mesi per produrlo mentre l’Europa nel secondo trimestre avrà circa un miliardo di dosi» dice Breton che ironizza: «Pensare che vai su Amazon, fai un ordine e il giorno dopo ti arriva a casa è un modo di ragionare della societàconsumista. Coi vaccini non funziona così, per produrli ci vuole tempo».

Le esportazioni

Alla domanda del perché gli Stati Uniti hanno una campagna vaccinale che procede più spedita di quella europa il commissario risponde: «Perché gli Usa non esportano mentre noi riserviamo il 40 per cento dei nostri vaccini all’estero. Abbiamo contribuito all’80 per cento della campagna vaccinale del Regno Unito, che ora dipende da noi per le seconde dosi, e al 100 per cento a quella di Israele. Vacciniamo i paesi vicini, altrimenti il virus rientra in Europa».

In ogni caso Breton assicura che «a fine anno saremo il continente con la maggior produzione di vaccini al mondo, ne avremo 2-3 miliardi». Cifra che dovrebbe permettere di garantire l’immunità di gregge ai paesi europei.

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