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Bucha un anno dopo il massacro. La ricostruzione e i timori di corruzione

  • La città diventata simbolo dei crimini di guerra russi è tornata alla normalità: le macerie sono spariti, abitazioni ed edifici pubblici sono stati riparati e gli abitanti sono tornati.
  • Una pioggia di aiuti internazionali è arrivata in questo sobborgo benestante, dove almeno 450 persone sono state uccise nel corso dell’occupazione russa.
  • Ma la ricostruzione non è uniforme. Nella vicina Borodyanka i grandi palazzoni sovietici sono ancora in rovina. Nel frattempo, esperti e Ong mettono in guardia sui rischi di corruzione.

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