- Dobbiamo essere più saldamente atlantici e intransigenti o sfruttare la storica reputazione di filorussi per mediare con Mosca? Nessuno ha titolo per elaborare la strategia.
- L’Italia si ripara sempre dietro la politica europea: non c’è veramente bisogno di un protagonismo nazionale, basta allinearsi con la posizione di Bruxelles, della Commissione e del Consiglio
- Ma in assenza di una chiara strategia nazionale, la politica estera italiana (anche in questa crisi) finisce per essere influenzata dai grandi interessi economici.
Comincia a diventare un po’ imbarazzante l’assenza di leadership italiana nella gestione della tragedia ucraina. Non è una questione di orgoglio patrio, ma di efficacia: bisogna fermare le bombe e salvare vite e l’Italia di Mario Draghi non sta dando un contributo percepibile. Al di là delle responsabilità dei singoli, c’è un problema strutturale: l’Italia ha rinunciato da tempo a elaborare una strategia coerente che tuteli l’interesse nazionale o i valori universali che il paese sposa, a sec



