- Il giornale aveva raggiunto le 100 mila copie ed era diventato la voce del movimento pro-democrazia contro il partito comunista cinese, cessa le pubblicazioni dopo 26 anni. La decisione è stata presa per «la sicurezza dei dipendenti sulla base di considerazioni relative all’organizzazione della forza lavoro»
- Il fondatore, Jimmy Lai, era stato arrestato nelle scorse settimane. La settimana scorsa il dipartimento per la sicurezza ha fatto irruzione nel giornale e sono stati condotti in carcere il direttore del quotidiano, Ryan Law, l’editore e il direttore esecutivo, Chan Pui-man e Cheung Chi-wai, e dirigenti di società collegate.
- L’Unione europea ha dichiarato che la chiusura di Apple Daily «colpisce duramente la libertà e il pluralismo dei media».
Tra una settimana Apple Daily non potrà – come sempre negli ultimi anni - invitare gli hongkonghesi a ricordare con una manifestazione anti-Pechino il passaggio (il 1° luglio 1997) dell’ex colonia britannica alla Repubblica popolare cinese. Quello in edicola domani sarà infatti l’ultimo numero del quotidiano fondato nel 1995 da Jimmy Lai. Arrestato nelle scorse settimane, il self made man fuggito adolescente dalla Cina socialista, il magnate della moda e dell’editoria diventato un oppositore po



