La Mezzaluna Rossa ha affermato che la mancanza di carburante e di energia elettrica ha costretto l'ospedale Al Quds di Gaza City, che aveva in cura 500 pazienti, a chiudere i battenti.

Il capo degli aiuti delle Nazioni Unite ha condannato gli attacchi israeliani agli ospedali di Gaza come «riprovevoli» mentre l’esercito di Tel Aviv ha smentito ogni coinvolgimento.

In questo inferno dantesco in cui si è trasformata la Striscia gli attacchi israeliani hanno colpito ancora Gaza City, mentre le forze di terra combattevano i miliziani di Hamas vicino ad Al Shifa, il più grande ospedale del territorio, dove Israele ritiene sia collocata la principale centrale operativa del gruppo terroristico e dove funzionari sanitari hanno detto che migliaia di medici, pazienti e sfollati sono intrappolati senza elettricità e con scorte in diminuzione.

Il viceministro della Sanità del governo di Hamas a Gaza, Youssef Abou Rich, ha detto all'Afp che un attacco aereo israeliano aveva «completamente distrutto» l'edificio del dipartimento di malattie cardiache dell'ospedale al Shifa, attribuendo la responsabilità dell'attacco all'esercito israeliano.  

L'ospedale accoglie «650 pazienti, una quarantina di bambini nelle incubatrici, tutti a rischio di morte, e 15.000 sfollati», secondo Abou Rich. Da sabato nell’ospedale l'elettricità è stata interrotta e decine di bambini nelle incubatrici e pazienti in terapia intensiva sono ora in pericolo di morte, secondo diverse ong internazionali. L’esercito israeliano si è detto disponibile a evacuare questi bambini prematuri in pericolo «in un ospedale più sicuro».

L’assedio attorno all’ospedale ha complicato la trattativa sugli ostaggi , che stando al governo israeliano si stava muovendo nella direzione giusta. Secondo fonti di Hamas raccolte dal Guardian e da altri media internazionali, il gruppo terroristico ha sospeso i negoziati proprio a causa dell’attacco all’ospedale.

L'esercito israeliano ha assicurato un corridoio umanitario di 7 ore per i palestinesi che da nord vogliono trasferirsi a sud della Striscia. La via interessata è quella di Salah ad Din. Il programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (Undp) ha denunciato «un numero significativo di morti e feriti» in un «bombardamento» della sua sede a Gaza City, evacuata dai suoi dipendenti e ora occupata da centinaia di sfollati palestinesi.

Israele deve far fronte a crescenti pressioni internazionali a causa della drammatica situazione dei civili.

Colpita anche Gaza Sud

Tredici persone sono state uccise nell'attacco all'edificio residenziale nella parte orientale di Khan Younis nel sud di Gaza e molte altre sono rimaste ferite.

Uno dei membri della famiglia sopravvissuti all'attacco ha detto che il terreno tremava sotto i loro piedi prima che si verificasse una forte esplosione che ha distrutto l'edificio. Le bombe sismiche già usate da Israele in passato penetrano nel terreno e distruggono tutto.

Resta da capire perché l’esercito israeliano spinga i gazawi ad andare a sud e poi continui a bombardare anche quella zona ritenuta erroneamente sicura dai profughi, che non sanno più dove andare.

Gli Stati Uniti hanno chiesto chiarimenti in merito alle dichiarazioni del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, secondo il quale Israele manterrà la responsabilità della sicurezza a Gaza per un periodo indefinito dopo la guerra.

Netanyahu aveva dichiarato di opporsi al ritorno dell'Autorità Nazionale Palestinese a Gaza una volta finita la guerra con Hamas, ritorno che è invece un obiettivo di Washington per evitare di estendere il conflitto. Netanyahu è contrario all’Anp per il fatto che non ha condannato l’attacco di Hamas del 7 ottobre.

Il primo ministro israeliano ha dichiarato a Meet the Press della Nbc che «potrebbe esserci» un accordo per liberare 80 ostaggi detenuti da Hamas, ma alcuni funzionari palestinesi hanno dichiarato alla Reuters che Hamas ha sospeso ogni trattativa in seguito all’attacco dell’ospedale Al Shifa.

Missili alla Finlandia

Il ministero della Difesa israeliano ha annunciato domenica l’accordo per la vendita alla Finlandia, nuovo membro della Nato e confinante della Russia, del sistema di difesa antimissile Fionda di David.

È la risposta alla visita di Hamas al Cremlino avvenuta qualche giorno fa. «La fionda di David è uno dei sistemi leader a livello mondiale per l'intercettazione di missili balistici, da crociera, aerei e droni», ha affermato il ministero.

Le esportazioni di armi israeliane, secondo l’Afp, hanno raggiunto la quota record di 12,5 miliardi di dollari (11,5 miliardi di euro) nel 2022 rispetto ai 7,2 miliardi del 2019.

Iran ed Egitto 

Nel corso del summit dei paesi arabi e musulmani a Riad, che ha raggiunto una intesa nella richiesta di un cessate il fuoco a Gaza e per l’invio di aiuti umanitari alla popolazione, il presidente iraniano Raisi ha incontrato, oltre al principe ereditario saudita, Mohammed bin Salman, il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi e ha discusso della normalizzazione delle relazioni diplomatiche tra Il Cairo e Teheran.

L’Iran e l’Egitto ruppero i rapporti dopo la rivoluzione khomeinista del 1979 quando lo Scià si rifugiò prima negli Usa e poi in Egitto e li hanno ripresi brevemente durante il mandato come presidente di Mohamed Morsi, leader dei Fratelli Musulmani. Il bombardamento di Israele della Striscia sembra ora avvicinare le due nazioni.

© Riproduzione riservata