La Corte d’appello cilena ha confermato la sentenza di primo grado e ritenuto gli otto ex agenti del regime del dittatore Augusto Pinochet responsabili della tortura e della morte di due oppositori del Partito comunista, i cui corpi non sono mai stati ritrovati
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Otto ex agenti dell’organismo che durante la dittatura di Augusto Pinochet, dal 1973 al 1990, aveva il compito di ricercare e uccidere gli oppositori sono stati condannati dalla Corte d’appello di Santiago del Cile per associazione per delinquere e rapimento. Lo ha riferito Radio U Chile.
- Silvio Trujillo, Fernando Zúñiga, Manuel Muñoz, Juan Francisco Saavedra, Fernando Zúñiga, Sergio Contreras, Emilio Mahias e Gonzalo Hernández sono stati ritenuti responsabili del rapimento di due oppositori, militanti comunisti: Miguel Ángel Rodríguez Gallardo e Alonso Fernando Gahona Chávez uccisi nel 1975 e i cui corpi non sono mai stati ritrovati.
- La sentenza di appello ha confermato la decisione di primo grado e inflitto agli ex agenti del regime pene detentive tra i cinque e i dieci anni. «È stata fatta giustizia», ha commentato Nelson Caucoto, avvocato dell’accusa.
- Miguel Ángel Rodríguez Gallardo, tornitore meccanico, era membro del Partito comunista. Nell’agosto del 1975 fu arrestato, torturato e ucciso. Si ipotizza che il suo corpo sia stato bruciato nella periferia della capitale cilena. Anche Alonso Fernando Gahona Chávez, impiegato municipale, faceva parte del Pc e nel settembre 1975 fu arrestato, torturato. Si pensa che il corpo sia stato gettato in mare.
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