-
Benvenuti in wèilái (未来), ovvero, in mandarino, nel “futuro”: il futuro della Cina, un paese-continente che, come profetizzò Napoleone, si è svegliato e sta facendo tremare il mondo, mettendo in discussione vecchi equilibri e radicate certezze.
-
In questa newsletter settimanale (iscriviti qui, è gratis!), ogni giovedì, parleremo di economia, tecnologia, politica, ambiente e società in Cina.
-
Questa settimana parleremo di sistemi di scambio di quote di emissioni – l’Ets cinese sarà all’altezza di quello europeo? –, dei dati e della crescita dell’economia cinese nel secondo trimestre, del boom di esportazioni italiane nella Repubblica popolare, e infine, delle grandi università del paese che fanno a gara a chi ha la migliore scuola di semiconduttori.
Venerdì 16 luglio – dopo otto anni di sperimentazioni – la Cina ha inaugurato il suo mercato nazionale delle emissioni di gas serra. Nella prima giornata di contrattazioni sono state scambiate quote di emissioni per 7,9 milioni di yuan (1,2 milioni di dollari). Gli scambi saranno in una prima fase limitati a 2.225 compagnie energetiche, che generano ogni anno 4 miliardi di tonnellate di gas serra, circa il 40 per cento delle emissioni del settore, il 12 per cento delle emissioni globali di CO².



