Con l’avvio dei lavori, il parlamento cinese vuole aprire agli investimenti stranieri. Ma è solo una finzione che nasconde lo scenario di una nuova guerra fredda
Dalle “due sessioni” (liănghùi) annuali della Conferenza politica consultiva del popolo cinese (Cpcpc) e dell’Assemblea nazionale del popolo (Anp), che si aprono a Pechino rispettivamente lunedì 4 e martedì 5 marzo, l’occidente spera di ottenere indicazioni chiare sulla direzione della Cina post-Covid. Nella Grande sala del popolo è stato approntato un programma rassicurante e riccamente coreografato, come da tradizione di questi due consessi (la Cpcpc, emanazione del maoista Fronte unito, istit



