- Il 20 novembre 2018, Robert Lloyd Schellenberg era stato condannato a 15 anni di carcere da un tribunale di Dalian per reati di droga. Il nuovo processo si era concluso il 15 gennaio 2019 con una terribile quanto inattesa sentenza: pena di morte, confermata ieri dall’Alta corte della provincia del Lioaning.
- Il ministro degli Esteri canadese, Marc Garneau ha dichiarato che il suo paese ha «espresso ripetutamente alla Cina la nostra contrarietà a questa punizione crudele e disumana, e continueremo a lavorare con i funzionari cinesi ai più alti livelli per ottenere clemenza per il signor Schellenberg».
- Tre casi si intrecciano con la richiesta di estradizione negli Usa della dirigente di Huawei Meng Wanzhou. Solo un accordo ai massimi livelli tra Pechino e Washington potrà sbloccare l’impasse
Il 20 novembre 2018, Robert Lloyd Schellenberg era stato condannato a 15 anni di carcere da un tribunale di Dalian per reati di droga. Arrestato quattro anni prima a Guangzhou (Canton), mentre – secondo l’accusa – stava provando a esportare in Australia 200 chili di metanfetamina, il cittadino canadese aveva fatto subito ricorso. Il nuovo processo si era concluso il 15 gennaio 2019 con una terribile quanto inattesa sentenza: pena di morte, confermata ieri dall’Alta corte della provincia del Lio



