Il governo cinese conclude dopo tre anni la sua rigida politica da zero Covid. È stata abolita la quarantena obbligatoria per i passeggeri che entrano nel paese (fissata a cinque giorni lo scorso novembre) ed è stato ripristinato anche il traffico dei passeggeri tra la Cina continentale e Hong Kong, che genera spostamenti per circa 60mila persone.

L’allentamento delle restrizioni Covid da parte di Xi Jinping avviene dopo che nelle scorse settimane si sono verificate proteste di massa che criticavano la “fermezza” delle autorità nel far rispettare le misure anti contagio. Ma la necessità di aprirsi all’estero è dettata anche da motivazioni economiche.

Tuttavia, nel paese la pandemia si sta diffondendo velocemente ma la poca trasparenza del governo rende difficile fare una stima veritiera dei contagi giornalieri, ma si parla di milioni di positivi. Gli esperti sono convinti che il picco non sia ancora arrivato e il numero dei contagi aumenterà alla fine del mese in vista dei festeggiamenti del capodanno cinese. La situazione preoccupa il resto del mondo, tanto che l’Unione europea ha previsto l’esecuzione di test antigenici per i passeggeri che provengono dalla Cina, una misura che ha suscitato l’ira di Pechino.

In Italia sono stati predisposti degli stand dove poter eseguire i test ai viaggiatori che entrano nel paese. Dopo un primo allarme iniziale nel quale quasi 1 passeggero su 2 atterrato a Malpensa era positivo al Covid, la percentuale dei viaggiatori contagiati è scesa al 20 per cento nei giorni scorsi, avvicinandosi al dato italiano.

La nuova variante americana

Secondo gli ultimi dati del Cdc americano, c’è una nuova variante dominante negli Stati Uniti, che si è diffussa in pochissime settimane. Si tratta di una sub-variante di Omicron identificata dalla sigla XBB.1.5. Su Twitter è stata ribattezza con il nome di “Kraken” e discende dalla sub-variante XBB, a sua volta soprannominata “Gryphon” e con la quale viene spesso confusa.

Secondo gli scienziati, XBB.1.5 è la variante più contagiosa scoperta fino a questo momento. Nel corso di dicembre, la sua prevalenza è passata da 4 al 41 per cento dei casi, con un raddoppio ogni settimana per quattro settimane. Identificata per la prima volta a New York, si stima che nel nord est del paese al momento potrebbe essere responsabile per circa il 70 per cento dei casi.

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