- Questa settimana partiamo da un importante piano appena varato dal governo di Pechino, quello per sviluppare l’economia digitale cinese in una fase delicata, nella quale i paesi più avanzati non sono più disposti a collaborare con la Cina in questo settore.
- Poi ci chiederemo se il paese potrà farcela pur avendo, di fatto, messo sotto controllo governativo alcune delle sue compagnie più innovative, come Tencent e Alibaba. Parleremo poi della riforma del diritto societario.
- E, infine, della ripresa dei sempreverdi (si fa per dire) progetti infrastrutturali per sostenere la crescita in questo 2022 che il partito comunista vuole all’insegna della “stabilità” nell’anno in cui celebrerà il suo XX congresso. Per iscriverti alla newsletter clicca qui e segui tutti i contenuti di Weilai. Buona lettura.
Il Consiglio di stato (il governo cinese) ha pubblicato ieri la sua strategia per promuovere l’economia digitale nell’ambito del XIV Piano quinquennale (2021-2025). Secondo il documento, la Cina deve cogliere le opportunità offerte dall’economia digitale, in una fase nella quale «tutti i principali paesi stanno intraprendendo una pianificazione strategica e prendendo iniziative per creare nuovi vantaggi competitivi destinati a rimodellare il panorama internazionale nell’era digitale». Perché
