Il governo di Netanyahu accelera sull’espansione nei territori. Nuove violenze dei coloni contro i civili palestinesi, mentre a Jenin gli attacchi con i droni testimoniano l’escalation del conflitto
- La pianificazione per una maggiore presenza israeliana «è su un altro pianeta rispetto al passato», dicono gli analisti.
- Un nuovo attacco delle frange estremiste mette in evidenza la crescente impunità di cui godono gli israeliani nei territori.
- Il salto di qualità anche nel conflitto armato: elicotteri e droni in campo contro i militanti di Jenin.
Turmus Ayya pochi giorni fa come Hawara lo scorso 26 febbraio: frange oltranziste di civili israeliani armati che mettono a ferro e fuoco un villaggio palestinese in Cisgiordania. Forze di sicurezza dello stato ebraico che decidono di non intervenire in maniera efficace. Decine di case e abitazioni che subiscono danni o vengono date alle fiamme. E ci scappa il morto in circostanze che i media locali descrivono come «non acclarate». In entrambi i casi le spedizioni punitive si configurano come


