Navalnyj ha deciso di non rappresentare un «leader comodamente in esilio», ma ha sfidato il presidente Putin tornando in Russia sapendo che sarebbe stato incarcerato. La sua morte può destabilizzare la “verticale del potere” del Cremlino, dopo il tentativo di Prigozhin di sovvertire il potere putiniano? La repressione e la capacità di manipolare le informazioni del regime hanno raggiunto livelli altissimi
Quando lo scorso dicembre Aleksej Navalnyj è stato trasferito nella più remota colonia penale a 2000 chilometri da Mosca, oltre il circolo polare Artico, scelta dal Cremlino molto probabilmente per rendere ancora più difficili le comunicazioni con il dissidente in vista delle elezioni presidenziali di marzo 2024, la sua famiglia, i suoi amici e sostenitori, così come molti analisti e cancellerie occidentali, erano decisamente preoccupati per le condizioni precarie e difficili che avrebbero messo



