- Mentre Pechino sulla guerra in Ucraina continua a limitarsi a rivendicare la sua “neutralità”, senza condannare né appoggiare l’aggressione russa ma opponendosi alle sanzioni, è Mosca a rivelare la solidità dei rapporti con la Cina.
- Il ministro degli esteri di Putin, Sergey Lavrov: con la guerra cooperazione sempre più stretta. E anticipa che i due paesi svilupperanno le rispettive infrastrutture finanziarie, aumentando l’utilizzo del rublo e dello yuan.
- Mosca e Pechino politicamente condividono una posizione simile, in quanto entrambe si oppongono al dominio degli Stati uniti.
Mentre Pechino sulla guerra in Ucraina continua a limitarsi a rivendicare la sua “neutralità”, senza condannare né appoggiare l’aggressione russa ma opponendosi alle sanzioni, è Mosca a rivelare la solidità dei rapporti con la Cina, anche dopo l’attacco a Kiev: più forti di un’alleanza. Secondo Sergey Lavrov «la relazione tra Cina e Russia non è un’alleanza formale, ma è meglio di un’alleanza, perché è flessibile, senza limiti né restrizioni». Il ministro degli esteri russo sostiene che la “par



