A Washington tutti pensano che si deve ricucire con la Russia: uno dei segni che gli Usa si sentono più fragili. In un panorama complesso, in cui gli attori non statuali si sono moltiplicati, la Ue deve trovare la sua strada
Nel litigio che umilia Volodymyr Zelensky, è Donald Trump a uscirne peggio: basta un no per farlo infuriare, e ha perso credibilità anche davanti a Vladimir Putin. La domanda per l’Europa è come comportarsi ora in un mondo capovolto. Innanzi tutto serve raffreddare: basta con la politica-spettacolo in cui ci si insegue coi tweet. Poi occorre uscire dall’equivoco: gli Stati Uniti non considerano più il sostegno alla difesa dell’Ucraina contro l’aggressione russa un loro interesse nazionale. Non c



