SCENARI

Una visione postliberale dopo il Covid e l’Ucraina

(AP Photo/Evgeniy Maloletka)
(AP Photo/Evgeniy Maloletka)
  • Il Covid e l’Ucraina mostrano che tanto la politica interna quanto le relazioni internazionali si trovano oggi al centro di una guerra di posizione che può essere risolta solo grazie a una nuova filosofia pubblica.
  • Dopo un breve periodo di compassione e comunità, l’ipercapitalismo e le politiche identitarie estremiste sono tornati con uno spirito di vendetta. Entrambi stanno distruggendo le basi di una vita comune condivisa.
  • In tutto l’occidente, la vecchia opposizione sinistra vs. destra è stata soppiantata da una nuova polarità liberalismo vs. populismo, ma nessuno dei nuovi schieramenti sembra essere in grado di definire una nuova posizione. Il testo fa parte del nuovo numero di Scenari, in edicola e in digitale dal 27 gennaio.

La crisi del Covid e l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ci suggeriscono che l’ordine liberale post-1989 si sta sgretolando, nonostante nessuna nuova ideologia e nessun sistema alternativo abbia fino a questo momento sostituito il liberalismo. Viviamo ancora in un interregno. Secondo le parole di Antonio Gramsci, che ha coniato questa nozione nei Quaderni del carcere, «la crisi consiste appunto nel fatto che il vecchio muore e il nuovo non può nascere». Né il populismo, né l’autorita

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