Il nostro inserto geopolitico è tornato il 27 gennaio in edicola – e già dal giorno prima era disponibile sulla app di Domani per gli abbonati – con una copertina dedicata al “problema” della democrazia, cioè alla questione se il modello liberale sia universale e perciò replicabile ed esportabile senza troppe increspature. Una faccenda interessante in una fase segnata da pulsioni illiberali e dalla caotica ridefinizione dell’ordine mondiale fissato dopo la fine della Guerra fredda.

Shadi Hamid, analista della Brookings Institution, affronta il problema dal punto di vista del mondo islamico, anticipando le argomentazioni che ha svolto nel suo nuovo saggio “The Problem of Democracy”, appena uscito in Europa. Il politologo dell’università di Kent Adrian Pabst affronta invece una delle domande cruciali di questo tempo: che cosa c’è dopo il liberalismo? Le risposte non sono necessariamente gradevoli.

Lo scontro fra liberal-progressisti e nazional-populisti è l’oggetto del saggio di Lorenzo Castellani, storico della Luiss, mentre la nostra slavista e cremlinologa di riferimento, Mara Morini, spiega quanto sta oscillando la verticale del potere di Putin (risposta breve: un po’, ma non troppo).

Il ricercatore di Sciences Po Giordani Dimitrov ci conduce in un lungo viaggio nel cuore dell’Iran, dove abita ancora la nostalgia dell’impero persiano, questione da non sottovalutare per leggere lo scontro fra manifestanti e regime. Su quella direttrice si muove anche il giurista Pasquale Annicchino, altra firma nota ai lettori di Domani, che riflette sul ruolo della tecnologia nel consolidamento del potere delle autocrazie.

E ancora: Pippo Russo racconta la scalata dell’Arabia Saudita nell’economia dello svago e Marie Dumoulin dell’European Council on Foreign Relations fa il punto sull’impegno dell’occidente per la sicurezza dell’Ucraina.

Infine, un avviso importante e uno importantissimo. Quello importante è che da questo numero Scenari tornerà alla sua originaria periodicità mensile, dopo la cadenza settimanale che ha caratterizzato la gran parte del 2022. Uscirà meno di frequente, ma in modo più approfondito.

Quello importantissimo: il 24-25-26 febbraio ci sarà a Pesaro “Idee per capire dove va il mondo”, il primo evento di Scenari. Tre giorni di dialoghi, interventi, dibattiti ed eventualmente anche provocazioni sui grandi temi della geopolitica. Ci sarà, in presenza e collegamento, una schiera di ospiti di primissimo piano, fra politici, analisti, accademici e firme storiche di Scenari. Ecco alcuni nomi: il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, la commissaria europea Vera Jourova, gli europarlamentari Radek Sikorski, Katalin Cseh e Manon Aubry, il deputato del Pd Vincenzo Amendola, l’ambasciatore Giovanni Castellaneta, i politologi Oliver Roy, Mark Lilla e Vittorio Emanuele Parsi.

Sul palco del Teatro Sperimentale di Pesaro ci sarà anche una folta rappresentanza di firme già note ai lettori: Mario Giro, Francesco Strazzari, Piero Ignazi, Mara MoriniMarco Damilano, Michelangelo Cocco, Cristina Piotti, Nicoletta Pirozzi, Silvia Samorè, Gabriele Natalizia, Lorenzo Castellani, Matteo Pugliese e molti altri.

L’evento è in collaborazione con alcuni amici e alleati di Scenari: European Council on Foreign Relations, Geopolitica.info, Fondazione Oasis e Università di Urbino.

Vi aspettiamo.

Un caro saluto,
Mattia Ferraresi, curatore di Scenari

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