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E se il Covid fosse il motore di una rinnovata globalizzazione?

A Maasai woman receives the AstraZeneca coronavirus vaccine at a clinic in Kimana, southern Kenya Saturday, Aug. 28, 2021. Wealthier nations are awash in vaccines, while they are scarce in poorer countries and many people are still waiting for their first shot. (AP Photo/Brian Inganga)
A Maasai woman receives the AstraZeneca coronavirus vaccine at a clinic in Kimana, southern Kenya Saturday, Aug. 28, 2021. Wealthier nations are awash in vaccines, while they are scarce in poorer countries and many people are still waiting for their first shot. (AP Photo/Brian Inganga)
  • Tra multilateralismo e innovazione tecnologica i contatti sono molti e soprattutto la coerenza logica è identica: il sogno di un mondo unito.
  • Malgrado l’idea multilaterale servisse a molti governi per far udire la propria voce all’Onu, dal punto di vista economico in numerosi casi si è scelto per la disconnessione dall’economia occidentale, anche a costo di pesanti sacrifici.Forse la pandemia ci renderà tutti più interdipendenti.
  • Anche se viaggi, turismo, spostamenti interni e trasporti sono in sofferenza, la necessità di vaccinare tutto il pianeta sta creando le premesse di un rilancio globale di tutte le interconnessioni.

L’interdipendenza è il mantra dei nostri tempi. È un’idea del XIX° secolo, forse anche della fine del secolo precedente, che ha fatto negli anni molti adepti. Le organizzazioni internazionali innanzitutto: da quella olimpica, a quella telegrafica e telefonica, a quella dei trasporti e così via, seguendo il progresso delle scoperte scientifiche. D’altronde tra multilateralismo e innovazione tecnologica i contatti sono molti e soprattutto la coerenza logica è identica: il sogno di un mondo unit

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