Sulla base dei dati raccolti da Lifeway, il centro per lo studio del cristianesimo globale presso il seminario teologico Gordon-Conwell del Massachusetts e pubblicato dal Christian Science Monitor, nel 2050 la denominazione il cristianesimo pentecostale rappresenterà un terzo del totale dei cristiani nel mondo.

Il rapporto del 2022 intitolato Status of Global Christianity, dimostra inoltre che globalmente i non credenti calano, mentre aumentano i fedeli delle varie religioni: da circa 5,3 miliardi nel 2000 a circa 7 miliardi ora.

Si prevede che tale cifra si avvicini ai 9 miliardi entro il 2050. Tra il 2000 e il 2022 la crescita del cristianesimo è stata complessivamente dell’1,17 per cento.

Tra le confessioni cristiane che hanno avuto tassi di crescita più alti ci sono gli evangelici (+1,8 per cento) e i pentecostali (+1,88 per cento).

L’aumento del numero di pentecostali dovrebbe continuare a un ritmo più rapido: mentre erano meno di 1 milione nel 1900, ci si aspetta che superino 1 miliardo nel 2050, mentre rappresentano circa un terzo dei 2,56 miliardi di cristiani attuali (per confronto l’islam è a circa 1,9 miliardi).

Nel 2022 si piazzano al secondo posto dopo i cattolici, anche se rappresentano un universo variegato e articolato. Sempre secondo la ricerca, i cattolici nel 2050 dovrebbero raggiungere la cifra di circa 1,5 miliardi, la denominazione cristiana più importante.

Sud del mondo

Come denotato da molte parti, anche Lifeway ha verificato che il cristianesimo sta crescendo nel sud del mondo e non al nord, in particolare in Africa, Asia, America Latina e Oceania.

La quota dei cristiani in Africa è aumentata del 2,27 per cento nell’ultimo ventennio, il continente in cui sono maggiormente cresciuti.

Attualmente in Africa ci sono circa 700 milioni di cristiani mentre l’Asia ne conta circa 400 milioni, l’America Latina 600 milioni e 29 milioni risiedono in Oceania.

Nel 2050 si prevede che in Africa saranno circa 1,3 miliardi, più di mezzo miliardo in Asia, quasi 700 milioni in America Latina e circa 35 milioni in Oceania.

Rarefazione

Un altro dato interessante del rapporto sullo stato del cristianesimo globale rivela che esso diviene sempre più rarefatto nei paesi tradizionalmente a maggioranza cristiana.

Ciò significa che, mentre ci sono più cristiani in tutto il mondo, sono sparsi in più paesi non concentrandosi più soltanto in alcuni, com’era una volta.

Di conseguenza, la percentuale di cristiani che vive in un paese dove rappresenta la maggioranza è diminuita: entro il 2050 oltre la metà dei cristiani (il 50,4 per cento) vivrà in un paese dove il cristianesimo non è (o non è più) la religione dominante.

Questo fatto favorirà la propensione dei cristiani nei confronti del dialogo interreligioso, che diverrà ancor più una costante vitale nelle relazioni tra mondi religiosi.

Infine, il rapporto si interessa anche al numero delle Bibbie stampate e vendute nel mondo. Secondo i dati oltre 93 milioni di Bibbie saranno stampate in tutto il mondo nel 2022, quasi il doppio rispetto ai 54 milioni stampate nel 2000. Si prevede che raggiungeranno i 120 milioni nel 2050.

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