In seguito all’attentato terroristico di matrice islamista al Crocus City Hall di Mosca dello scorso marzo, avevamo scritto che il Daghestan, la più grande repubblica della Federazione russa del Caucaso settentrionale, avrebbe costituito, nei mesi successivi, uno stress test per il Cremlino perché è il «vulnus del separatismo all’interno dell’arcipelago multi-etnico e multi-religioso della Russia». Per il presidente Vladimir Putin, non è una novità che le principali e più insidiose istanze separ
L’ascesa jihadista in Daghestan, i segnali che ora Putin deve cogliere

24 giugno 2024 • 19:06Aggiornato, 24 giugno 2024 • 19:07


