La narrazione trumpiana dello “shutdown” travolge l’establishment democratico senza bussola. Ma fra giovani radicali, candidati pentiti e neopopulisti che urlano su X, qualcosa si sta muovendo
Lo shutdown federale è diventato uno specchio dell’impotenza democratica. Non si tratta soltanto del logorante rituale con cui ciclicamente la politica americana si incaglia sull’approvazione del bilancio, ma di una rappresentazione delle asimmetrie di potere tra repubblicani e democratici nell’epoca del secondo Trump. Il Congresso a maggioranza repubblicana ha imposto la chiusura come dimostrazione di forza, mentre i democratici, pur minoritari, hanno cercato di imbastire una resistenza tattica



