SCENARI – PROMESSE E DELUSIONI DELL’ISLAM POLITICO

La strada interrotta verso i diritti in Egitto e Tunisia

L’attivista lgbt tunisino Mounir Baatour è stato il primo candidato dichiaratamente gay in un’elezione presidenziale nel mondo arabo. In seguito a minacce di morte da parte degli islamisti, si è rifugiato in Francia FOTO AP
L’attivista lgbt tunisino Mounir Baatour è stato il primo candidato dichiaratamente gay in un’elezione presidenziale nel mondo arabo. In seguito a minacce di morte da parte degli islamisti, si è rifugiato in Francia FOTO AP
  • Ciò che colpisce maggiormente nel trattamento delle minoranze lgbt e dei cosiddetti “liberi pensatori” (atei, apostati, blasfemi, umanisti) egiziani e tunisini è il fatto che entrambe le categorie si trovano spesso accomunate nella riprovazione sociale e nella persecuzione giuridica come due facce della stessa medaglia, portatrici di una simile minaccia all’etica religiosa e al buon costume della collettività.
  • Questa triste comunanza di sorti trova infatti conferma nelle condanne inferte a omosessuali e liberi pensatori in tribunale, spesso basate sugli stessi riferimenti testuali e concettuali.
  • In Tunisia, seppur nel nuovo corso autoritario, alcuni spazi di libertà si sono aperti, ma serve la garanzia di una piena tutela. Il testo fa parte del nuovo numero di Scenari.

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