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Per Draghi l’Ucraina è lo spartiacque della politica estera italiana

  • "Vogliamo l’Ucraina nella Ue e vogliamo fornire aiuti anche militari. Siamo pronti a fare ancora di più", ha detto il premier Mario Draghi, in risposta all’intervento a Palazzo Montecitorio del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.
  • Di fronte agli oltre 300 parlamentari assenti alla Camera al discorso di Zelensky che ha paragonato la città di Mariupol a Genova (“immaginatela distrutta”), il premier Draghi ha ribadito indirettamente che la crisi ucraina rappresenta uno spartiacque per la collocazione geostrategica italiana. Assenti tra le file del M5S e Lega
  • “Tra l’altro guardando i dati dell’approvvigionamento degli ultimi anni, - disse Draghi al Question time del 9 marzo - la quota di gas russo è aumentata molto negli ultimi 10 – 15 anni. Quello che è straordinario è che aumentata fortemente anche dopo l’invasione della Crimea. Questo dimostra non solo una sottovalutazione del problema energetico, ma anche una sottovalutazione di politica internazionale”.

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