- Con lo spoglio ancora in corso la commissione elettorale ha annunciato che il partito del potere, Russia unita, ha ottenuto, anche questa volta, la maggioranza assoluta dei seggi.
- Il paradosso di queste elezioni è che il voto intelligente ha favorito i comunisti. Eppure, da ieri sera sembra, che i comunisti siano l’unica alternativa democratica a Putin.
- Žuganov è lo stesso leader che aveva partecipato alle elezioni presidenziali del 1996, ritenute le più irregolari della storia elettorale russa, ma “sostenute dai consiglieri americani che avevano aiutato a vincere Eltsin” contro il pericolo comunista di un reflusso autoritario.
Con lo spoglio ancora in corso la commissione elettorale ha annunciato che il partito del potere, Russia unita, ha ottenuto, anche questa volta, la maggioranza assoluta dei seggi. Rispetto alle elezioni politiche del 2016 il partito comunista, guidato da Gennadij Žuganov, ha aumentato i voti di quasi 6 punti percentuali, il partito liberaldemocratico di Vladimir Žirinovskij ha dimezzato il proprio consenso elettorale, attestandosi al 7.5 per cento. Seguono Russia giusta al 7.3 e, come avevano



