Il viaggio di Tajani a Pechino mette a nudo le difficoltà di barcamenarsi tra fedeltà a Washington e improbabile riequilibrio della bilancia commerciale
Il memorandum sulla nuova via della Seta ha «dato i suoi frutti all’Italia». Parola di Wang Yi, che così ha risposto al suo omologo, Antonio Tajani, che prima d’imbarcarsi per Pechino aveva lamentato che il documento sottoscritto dal governo Conte I «non ha portato i risultati che ci aspettavamo». Incontrando Tajani lunedì sera, a margine della XI sessione del comitato governativo Italia-Cina, il ministro degli Esteri cinese gli ha ricordato che «negli ultimi cinque anni le esportazioni dell’It



