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Erdogan non molla sui tassi e spinge la folle corsa della Turchia verso il baratro

AP
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  • La valuta locale ha toccato lunedì il nuovo minimo di 18 lire contro il dollaro, con una perdita giornaliera del 9 per cento, molto di più della media della valute dei mercati emergenti
  • Erdogan, seguendo una sua personale teoria economica, si rifiuta di aumentare il costo del denaro perché crede che i tassi bassi aiutino sempre la crescita e l’export
  • In momento dove le maggiori banche centrali passano a una politica restrittiva solo la Cina segue le orme della Turchia, ma con un ventesimo dell’inflazione

Il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, non si piega e tira dritto per la sua strada a costo di far deragliare l’economia del paese della Mezzaluna sul Bosforo. «Prima o poi l’inflazione scenderà: con l’aiuto di Dio la riporteremo al target del 4 per cento, come quando nel 2002 sono diventato premier». Queste le frasi con cui il presidente turco ha promesso un miglioramento delle condizioni economiche al paese, che assiste impotente a un’inflazione galoppante al 24 per cento e al c

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