Potrebbero essere «oltre 18mila i minori rimasti orfani dal 7 ottobre e di questi, molti non sono neanche assistiti da qualcuno», dice Rana Quffa, direttrice di un centro per l’infanzia a Khan Yunis. Così rischiano di diventare i nuovi combattenti di Hamas
Kamal e Fawzi vagano come zombi tra le tende e poi si allontanano dal campo profughi per addentrarsi in un labirinto di macerie, in quello che una volta era un quartiere. Sono sempre insieme, nessuno può toccarli e se qualcuno cerca di avvicinarli, reagiscono aggressivamente. «Sono sempre in allerta, quasi non sbattono le palpebre». A raccontarlo è Rana Quffa, insegnante e direttrice di un centro per l’infanzia a Khan Yunis, distrutto dalle bombe ormai quasi due anni fa. È lei, in questi giorni



