È di otto morti il bilancio dell'attacco sferrato su Kabul, colpita da almeno 23 razzi e due esplosioni. Le persone ferite sono 31, secondo un primo bilancio, purtroppo ancora provvisorio. Lo riferisce l'emittente Tolo News citando il ministero degli Interni e spiegando che sono state colpite aree fortemente protette. Tra le vittime anche un dipendente delle forze di sicurezza. I Talebani hanno negato qualsiasi coinvolgimento nell'attacco, che è stato invece rivendicato dall’Isis.

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Il centro di Emergency

Alcuni dei missili sono esplosi vicino al centro chirurgico per vittime di guerra di Emergency. «È accaduto tutto molto in fretta: poco prima delle nove c’è stato un lancio di razzi. Nel giro di pochi minuti sono arrivati i primi pazienti, e poi in un’ora tutti gli altri – dice Marco Puntin, Programme Coordinator di Emergency in Afghanistan –. È un massacro: al momento abbiamo già ricevuto 30 pazienti, di cui un morto all’arrivo, e ne abbiamo ricoverati per le ferite 21, mentre altri 8 sono stati già trattati e dimessi».

Le esplosioni hanno scosso tutta la città, con i razzi che hanno colpito quartieri centrali come la Flower street, Azizi plaza, Wazir Akbar Khan, Shahr-e-Naw, Sedarat Roundabout e Spinzar Road, arrivando fin dentro alla Green Zone, la zona fortificata dove sono concentrate le ambasciate, ma anche in zone periferiche come Chahar Qala e Gul-e-Surkh Roundabout, o nel mercato di Lysee Maryam nel nord della città.

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Pace lontana

I missili sono stati lanciati immediatamente dopo che due esplosioni hanno scosso le aree di Chehel Sutoon e Arzaan Qeemat. Secondo la polizia, gli attacchi sarebbero partiti proprio da Kabul, precisamente dalla zona della rotonda del mercato e da Tahye Maskan. Il ministero dell’Interno ha dichiarato che i razzi sarebbero stati lanciati da un camion di piccole dimensioni.

L’attacco arriva a poche settimane dall’incursione nell’università di Kabul dello scorso 2 novembre, che ha provocato almeno 22 vittime. «A Kabul la pace non è mai arrivata: anche se nei mesi recenti abbiamo registrato meno attentati di massa, non passa un giorno senza che ci siano esplosioni in città» dice Puntin. I razzi di questa mattina ,21 novembre, rompono il silenzio assoluto che avvolge i negoziati di pace attualmente in corso a Doha tra il governo della Repubblica Islamica dell'Afghanistan e la delegazione dei talebani. Sono infatti settimane che i dialoghi non registrano alcuna novità.

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